venerdì 11 marzo 2011

LA TARANTOLA GOLIA

La Tarantola golia (Theraphosa blondi) è il ragno più grande della famiglia delle aracnidi nel gruppo delle tarantole; il maschio arriva a misurare 20 cm e la femmina invece misura 30 cm da piccoli misurano un paio di cm e sono velenosi, ma non mortali. È necessario comunque ricordare l'importanza di prevenire la morsicatura di ragno.


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wikipedia.org


Introduzione: questa tarantola, si contende il primato del ragno più grande che esista con la Pseudotheraphosa, stiamo parlando di un "ragnetto" che arriva, da adulto, a misurare 20 cm. (zampe comprese) nel caso di un esemplare maschio, mentre la femmina può arrivare fino a 30cm. Se alle dimensioni spaventose si aggiunge aggressività, velocità e peli urticanti, che lancia con molta facilità e sembra che producano delle reazioni abbastanza noiose, si capisce subito che prima di acquistarlo è bene rifletterci su mooolto bene.
Questo articolo vuole essere una "guida" per chi decide di cimentarsi con questo splendido ed impegnativo aracnide.

Terrario: questo ragno è originario del sud America, si rinviene in Paraguay, Brasile, Suriname, e Venezuela, quindi sarà nostro compito, prima di comprare l'animale, di preparare per quanto possibile un ambiente che ricrei le condizioni climatiche adeguate. Questo vuol dire mantenere temperature oscillanti tra i 30° di massima e i 20° di minima ed un'umidità preferibilmente sempre sopra il 70% (80% quando il ragno è in prossimità della muta).

Come terrario si può utilizzare un fauna box delle dimensioni più grandi, in questo caso si tapperanno con della carta velina o del nastro adesivo le prese d'aria sul coperchio, altrimenti sarà molto difficile mantenere un livello di umidità ottimale, in alternativa si potrà optare per una teca di vetro di dimensioni minime 40x30cm, questa sarà sicuramente più bella, ma meno pratica e più costosa.

Come substrato io utilizzo torba sterilizzata e vermiculite (materiale isolante usato nell'edilizia e reperibile nei negozi specializzati), entrambi questi materiali hanno il vantaggio di essere igienici, leggeri e di trattenere bene l'umidità; uno strato di qualche cm. è sufficiente visto che non abbiamo a che fare con un ragno scavatore.

Nel contenitore andrà collocato un piccolo recipiente con dell'acqua oppure, per esemplari molto piccoli, un batuffolo di cotone inzuppato. Sarà sempre necessario un nascondiglio che può essere di varia natura: cortecce, vasi per piante, oppure, come utilizzo io, della spugna da fiorai (normalmente utilizzata per le composizioni floreali): è leggera, (quindi assolutamente sicura per il ragno), è facilmente modellabile e trattiene bene l'umidità.

Se non vi piacesse esteticamente la si può abbellire inserendoci delle piante finte, l'effetto è garantito. A questo punto il terrario è completato, manca solo la fonte di riscaldamento: sono da EVITARE spot e altre lampade, perché il ragno non sopporta la luce diretta, quindi è bene orientarsi su di un tappetino da inserire sotto la teca, la temperatura e l'umidità saranno tenuti sotto controllo con un termometro ed un igrometro.

Un ultima verifica per vedere se tutto è Ok, si posizionerà quindi la teca in un posto possibilmente lontano da fonti di luce diretta ed abbastanza tranquillo, e si inserirà finalmente l'ospite.

Alimentazione-Muta: le theraphose appena nate misurano già un paio di cm. e possono essere nutrite con piccoli grilli, drosofile, larve di mosca carnaria ed altri insetti di dimensioni adeguate. E' importate che si abbia la certezza che gli insetti non siano contaminati da pesticidi o altre sostanze dannose.

Ad un esemplare giovane si può offrire il cibo anche quotidianamente se lo accetta, man mano che cresce si darà ad intervalli sempre più lunghi. Si passerà progressivamente a grilli sempre più grandi, camole della farina e del miele, kaimani nella forma larvale e adulta. Per esemplari adulti, in particolare le femmine, possono andar benissimo anche topolini e piccoli sauri, (possibilmente uccisi) ogni 10 giorni.

Nel periodo pre-muta il ragno smetterà di alimentarsi (anche 15 giorni prima), per verificare se è in muta andrà osservato l'addome, dovrebbe presentare una macchiolina più scura, finita la muta si può ricominciare ad offrirgli il cibo 5 giorni dopo. E' importante ricordare, che in questo periodo post-muta non si deve lasciare nessuna preda nella teca, altrimenti è possibile, soprattutto nel caso dei grilli, che decidano di banchettare con il nostro ragno ancora "tenero".

La muta viene effettuata più spesso dagli esemplari giovani, anche una volta ogni 15 giorni, mentre un esemplare adulto la può compiere una sola volta l'anno! In questo periodo curate solo temperatura ed umidità della teca disturbando il meno possibile l'animale.

Considerazioni finali: se, dopo aver letto queste righe, avete deciso di acquistare questo aracnide vi faccio le ultime raccomandazioni: non maneggiate MAI questo ragno, cercate di evitare i peli urticanti (quindi non innervositelo), nelle operazioni di pulizia della teca utilizzate delle pinzette lunghe, guanti e vaporizzate con acqua tiepida l'interno della teca: i peli bagnati non potranno così essere lanciati.

Ricordo che il veleno di questo ragno non è mortale, ma può provocare delle reazioni molto diverse da soggetto a soggetto. Tenete quindi la teca in posti non accessibili a bambini o ad animali domestici; questa specie non necessita di documentazione CITES.

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amiciinsoliti.it

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