domenica 30 agosto 2009

come risolvere gli imprevisti e i piccoli incidenti che può avere il nostro cane


Bisogna anche saper risolvere gli imprevisti e i piccoli incidenti domestici. Ecco qui i casi più frequenti

Ha avuto un colpo di calore
I RISCHI Capita nelle giornate più torride. Se il cane resta per ore sotto il sole o, peggio, chiuso in macchina, dove la temperatura sale molto in fretta, rischia il colpo di calore. «La pelle dei cani, come quella dei gatti, non traspira: per raffreddarsi possono solo aumentare la frequenza e l'intensità della respirazione» spiega Marzia Vergine, veterinaria al Pronto soccorso veterinario di Lodi. «Se, però, il caldo è esagerato, questo sistema non basta e il cane comincia a respirare affannosamente, con la lingua penzoloni. E in breve possono sopraggiungere danni, anche seri, ai reni, al fegato, al cuore e al sistema nervoso. Il cane rischia di perdere conoscenza e, se non viene soccorso, di morire».
COME SOCCORRERLO «Occorre abbassare subito la temperatura del cane portandolo all'ombra, avvolto in un asciugamano bagnato. Oppure fargli una doccia con acqua fredda» consiglia l'esperta. «Va bene anche inumidirgli la bocca con una spugna bagnata e dargli da bere un po' d'acqua, non troppa però, a temperatura ambiente. Poi, appena il cane inizia a raffreddarsi, va portato dal veterinario».

Ha una zecca sul corpo
I RISCHI In commercio ci sono tanti preparati per prevenire l'attacco di questi parassiti. Ma se il cane ha la possibilità di scorrazzare a lungo nel verde, può capitare che una zecca si arrampichi e si attacchi al suo corpo. Il problema è che, succhiandogli il sangue, il parassita può inoculare dei microrganismi portatori di varie malattie, causa di anemia o infezioni alla pelle. «Basta tenere controllato il cane: riconoscere la zecca è facile. È una specie di lenticchia scura conficcata tra il pelo e la pelle» spiega Marzia Vergine, veterinaria.
COME SOCCORRERLO «La soluzione più semplice è versare sulla zecca una goccia di antiparassitario» consiglia la veterinaria. «Nel giro di poche ore muore e si stacca da sola. In alternativa, se non si ha in casa uno spray stacca-zecche, si può mettere sul parassita qualche goccia di olio: gli impedisce di respirare. Poi, con una pinzetta, lo si afferra il più possibile vicino alla pelle e lo si stacca tirando con un delicato movimento rotatorio» spiega la veterinaria. La zecca va messa nell'alcol, mentre la puntura va disinfettata con una pomata antisettica.

Ha sforzato una zampa
I RISCHI «Un cane che rimane fermo alcuni giorni, se deve affrontare all'improvviso uno sforzo intenso e prolungato potrebbe avere poi male alle zampe. Succede, per esempio, ai cani da caccia. Se vengono lasciati a riposo durante la settimana e diventano attivissimi nel weekend, il giorno dopo possono ritrovarsi con una o entrambe le zampe posteriori dolenti, deboli e rigide. In genere, a questi sintomi si accompagna anche la comparsa di sangue nelle urine. Un fenomeno dovute a microlesioni delle cellule muscolari conseguenti allo sforzo» afferma Marzia Vergine, veterinaria.
COME SOCCORRERLO «Il cane, anche se zoppicante, riesce comunque a muoversi» spiega Fabio Cerri, veterinario a Milano. «Per non peggiorare la situazione occorre però tenerlo a riposo. E, se non ha fame, mai insistere perché mangi». Massaggiargli con delicatezza la parte, oppure mettergli del ghiaccio, sono azioni che possono aiutare a lenire il dolore. Appena possibile, bisogna portare il cane dal veterinario. Lo specialista gli farà delle flebo, gli esami del sangue e gli darà una cura adatta al suo caso.In vendita, oggi si trovano farmaci, spray e compresse che risolvono alcuni disturbi o evitano malattie serie. Conoscerli, permette di far star meglio gli animali e di preservare anche l'ambiente in cui vivono

Soffre il mal d'auto
I SINTOMI Il termine scientifico è cinetosi, ma tutti lo conoscono come mal d'auto. Ne soffre più spesso il cucciolo, ma può capitare che si senta male anche un cane adulto. Questo disturbo è causato dal movimento della macchina, che provoca una forte stimolazione dell'orecchio interno, nel quale si trova l'organo dell'equilibrio. «I sintomi con cui la cinetosi si manifesta sono irrequietezza, respirazione affannosa, salivazione abbondante ma, soprattutto, vomito» chiarisce Andrea Calderone, direttore sanitario della Clinica veterinaria Città di Codogno (LO). Il tutto, poi, può peggiorare se il cane è un "tipo" emotivo o ansioso.
COME EVITARLO «Oggi esiste in commercio un farmaco che è molto efficace per prevenire il vomito» spiega lo specialista. «Si tratta di una compressa che va somministrata al cane mezz'ora prima della partenza insieme a un po' di cibo, e che, tra l'altro, non ha effetti sedativi». Naturalmente, nel caso il viaggio da affrontare fosse lungo, è importante fare spesso delle soste, per permettere al cucciolo di sgranchirsi le zampe e respirare all'aria aperta.

È a rischio leishmaniosi
I SINTOMI È una delle malattie più pericolose per il cane e la causa è un piccolissimo protozoo che si chiama leishmania, trasmesso all'animale da un insetto, il flebotomo. Una volta nel corpo, il parassita si moltiplica rapidamente e "altera" le difese immunitarie dell'animale. Questa insidiosa malattia può colpire organi e apparati. Quanto ai sintomi sono molto vari: febbre, dimagrimento, inappetenza, diarrea, sanguinamenti dal naso. Oppure piaghe, infezioni sulla pelle e sulle unghie, problemi renali.
COME EVITARLO Purtroppo, in Italia, non c'è ancora un vaccino. E se il cane si ammala resta portatore del parassita per tutta la vita. «Le cure» spiega Andrea Calderone, veterinario «sono complesse: si deve tenere a bada il parassita e insieme guarire i sintomi». La cosa migliore, quindi, è evitare i flebotomi. «Soprattutto durante le passeggiate serali, quando gli insetti sono più "attivi", è bene spruzzare sul pelo sostanze repellenti. Non solo. Conviene far indossare al cane il collare anti-pappatacio o applicargli tra le scapole le specifiche fialette oppure spruzzargli uno spray a base di erbe».

Potrebbe avere gli acari
I SINTOMI Questi parassiti, impossibili a vedersi a occhio nudo, si trasmettono per contatto e compiono tutto il loro ciclo vitale sul cane che, suo malgrado, li ospita. In genere si annidano nell'orecchio, all'interno del condotto uditivo o all'esterno del padiglione auricolare. «Accorgersi di loro è facile perché il cane scuote spesso la testa e ha un forte prurito; inoltre, dalle orecchie esce del cerume scuro e maleodorante. Se non vengono eliminati, gli acari possono provocare infezioni, otiti o dolorose lesioni dovute al continuo grattarsi» spiega Fabio Cerri, veterinario.
COME EVITARLO La prima regola è mantenere sempre le orecchie del cane pulite, fuori e dentro, soprattutto se sono lunghe e pelose. «Meglio, però, evitare i bastoncini di cotone: rischiano di danneggiare il condotto uditivo, che è delicato. L'ideale è utilizzare con regolarità le soluzioni detergenti, che hanno un beccuccio morbido proprio per non provocare dolore» consiglia l'esperto. Per prevenire il problema sono disponibili, infine, diversi prodotti per questi (ma anche altri) parassiti.I cani "a tavola" hanno esigenze precise. Che non sono sempre uguali per tutti. Perché cambiano a seconda della stagione, dell'età e da quanto si muovono durante il giorno. Ecco, per ogni situazione, come regolarsi

Ingrassa a vista d'occhio
IL PROBLEMA Sempre più spesso, oggi, i cani hanno a disposizione tutto il cibo che vogliono e conducono una vita molto sedentaria. È inevitabile, allora, che un po' per volta mettano su qualche chilo di troppo. «Sovrappeso e obesità, però, espongono i nostri amici animali a problemi di salute di vario genere» spiega Chiara Bruschi, veterinaria. «E possono pregiudicare anche la funzionalità del pancreas, predisponendo il cane ad ammalarsi di diabete».
COME AIUTARLO Per prima cosa serve il parere del veterinario che gli prescriverà la dieta adatta. Il calo di peso, infatti, deve essere costante, ma graduale. «Per riuscirci occorre moderare le proteine, i grassi e i carboidrati. Cioè diminuire sia le quantità di alimenti di origine animale, sia quelle di riso o altri cereali» continua Chiara Bruschi. «Le fibre, invece, vanno aumentate, in particolare le verdure cotte, che riempiono molto lo stomaco e danno al cane un senso di sazietà. Vietati, invece, assaggi e bocconcini fuori pasto: al limite, si possono concedere biscotti e snack ipocalorici» conclude l'esperta.

D'estate corre e brucia di più
IL PROBLEMA Con la bella stagione, passiamo tutti più tempo all'aria aperta. Anche il cane, che ha la possibilità di correre, giocare e bruciare molte energie. «Naturalmente ci vuole un po' di allenamento» suggerisce Chiara Bruschi, veterinaria. «Dopo un inverno in casa, non si può legare il cane alla bicicletta e costringerlo a correre a lungo. Bisogna abituarlo al movimento per gradi, allungando progressivamente il percorso».
COME AIUTARLO «Quando l'animale è già un po' allenato, si può modificare la sua alimentazione» continua Chiara Bruschi, veterinaria. «In commercio esistono mangimi preconfezionati iperenergetici, che contengono nelle giuste proporzioni tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno un cane sportivo». In questo caso, quindi, non occorre alcuna integrazione. «Se, invece, si preferisce preparare la pappa in casa, è bene privilegiare la carne rossa (ricca di ferro) e aumentare l'apporto di pasta e riso. In più, per una sferzata di energia, di tanto in tanto va bene aggiungere un cucchiaino di olio di semi alla solita pappa».

È anziano e deve cambiare dieta
IL PROBLEMA L'età del cane si calcola anche in base alla sua taglia. «I cani piccoli si considerano anziani dai 9-10 anni di vita. Quelli grandi, invece, invecchiano prima, già a partire dai 6-7 anni d'età» spiega Chiara Bruschi, veterinaria. I mutamenti fisici che il tempo porta con sé e il metabolismo che rallenta, naturalmente, cambiano anche le sue esigenze nutrizionali. Ecco perché è importante apportare alcune modifiche alla sua pappa.
COME AIUTARLO «Per non affaticare fegato e reni bisogna ridurre le quantità di proteine e di grassi» continua Chiara Bruschi. «In pratica: meno carne (specie quella rossa perché le bianche sono più digeribili) e più alternative come pesce, uova sode e formaggi magri. Pasta e riso, invece, vanno ben cotti e sciacquati con cura per togliere l'amido che un cane anziano fa fatica a digerire». Per favorire, poi, il lavoro dell'intestino, sono preziose le verdure come carote o patate, condite con un cucchiaino di olio di semi di girasole. In alternativa, si può ricorrere ai mangimi preconfezionati specifici che si trovano in vendita.L'Ente nazionale protezione animali segnala ogni anno l'abbandono di centinaia di migliaia tra cani e gatti. Un fenomeno che ha il suo picco con l'arrivo delle vacanze. Ecco come aiutare un animale rimasto senza padrone.

È stato abbandonato
LA SITUAZIONE Nonostante le tante campagne d'informazione, sono ancora troppe le persone che si liberano di cani e gatti, specie alla vigilia delle vacanze. E può capitare a chiunque di imbattersi in un animale che vaga disorientato, spaventato o ferito.
UNA REGOLA GENERALE Se l'animale è impaurito, bisogna avvicinarsi lentamente e parlargli con un tono rassicurante, tendendo la mano aperta verso di lui. «Vietato fare movimenti bruschi o avere fretta» spiega Fabio Cerri, veterinario. «Perché l'animale potrebbe scappare. Quando si è riusciti a toccarlo, se è un cane occorre mettergli un collare, anche provvisorio e ricavato da una cintura o da una corda, per evitare che scappi di nuovo». Se, invece, si tratta di un gatto è importante controllare subito se è ferito. In questo caso, va adagiato su un supporto rigido e portato al Pronto soccorso veterinario, tenendo presente che le spese sono a carico del cittadino.
CHI VA AVVERTITO Se si trova un cane abbandonato bisogna avvertire subito i Vigili del comune, i quali autorizzeranno il ricovero nel canile» spiega Fabio Cerri, veterinario. «In alternativa, ci si può rivolgere ai Carabinieri o, se ci si trova in autostrada, alla Polizia stradale. Se, però, la Polizia ritarda o si teme per la vita del cane, si può andare al più vicino Pronto soccorso veterinario. Passata l'emergenza, l'animale va portato al canile sanitario. «Qui viene messo sotto osservazione, visitato, curato e vaccinato. E gli viene inserito il microchip di riconoscimento. Poi, dopo 11 giorni, può essere dato "in affido temporaneo" (il legittimo proprietario può ancora reclamarlo). Trascorsi altri 50 giorni, l'adozione diventa definitiva» spiega Fabio Cerri, veterinario. Per i gatti, invece, il discorso cambia perché la legge non vieta che possano vivere liberi sul territorio. «Ma se il micio non trova una famiglia e ha bisogno di cure, può essere trasferito in un'area del canile. Non esistono, infatti, gattili comunali. L'ideale, in questi casi, sarebbe rivolgersi a una delle tante Associazioni gattofile».Più attenzione alle vaccinazioni contro le malattie infettive
Anche se i nostri amici animali non hanno problemi di salute o sintomi particolari, è importante portarli dal medico veterinario almeno una volta all'anno. Per una visita di controllo generale, e per verificare sul libretto sanitario che le vaccinazioni (fondamentali per prevenire molte malattie infettive) siano in regola. «Il cane, per esempio, deve essere vaccinato contro cimurro, epatite, parvovirosi e infezioni respiratorie» ricorda Marzia Vergine, veterinaria. «Mentre il gatto va protetto contro la panleucopenia, la rinotracheite infettiva e la calicivirosi (esiste un unico vaccino trivalente). Nel caso, poi, il micio sia abituato a uscire di casa e a "frequentare" altri gatti, èconsigliabile vaccinarlo anche contro altre due malattie: la leucemia felina e la chlamidiosi».

Dove i flebotomi sono più diffusi
Più noti con il termine di pappataci, i flebotomi sono simili alle zanzare e, come loro, per vivere si nutrono di sangue. Questi insetti sono il veicolo di contagio della leishmaniosi in quanto, succhiando il sangue di un cane malato, prelevano le leishmanie e le trasmettono a un animale sano con la loro puntura. «I flebotomi vivono, in Europa, nel bacino del Mediterraneo: Spagna, Grecia e Sud della Francia. In Italia, soprattutto nelle regioni meridionali e lungo la costa. Recentemente, però, la loro presenza è stata segnalata anche nell'entroterra di Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte e sul lago di Garda» spiega Andrea Calderone, veterinario. È possibile, anche se non accade spesso, che i flebotomi trasmettano la malattia all'uomo. È certo, invece, che non possono passare direttamente dal cane all'uomo.

Gli alimenti migliori? Quelli naturali
Orientarsi tra i tanti mangimi in commercio non è facile. Ecco, allora, quattro categorie di alimenti divisi in base alla qualità degli ingredienti. Ogni prodotto in vendita appartiene a una di queste. Attenzione: per la salute di cani e gatti dovrebbero prevalere quelli delle prime tre. Natural: sono alimenti umidi, i migliori, e contengono carne o pesce human grade (cioè adatti al consumo umano) per almeno il 70-75 per cento. Cuisine: sono i cibi umidi che contengono carne o pesce human grade per almeno il 45 per cento e, in più, verdure, riso, vitamine, minerali, gelatine, salse e fibre alimentari. Taste: sono i cibi in cui gli ingredienti human grade sono mescolati a sottoprodotti e derivati, anche farine di cereali. Basic: si chiamano così i cibi umidi o secchi a base di sottoprodotti della carne e derivati, integrati con vitamine e minerali.

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eb