La creazione del coniglio nano risale a circa trenta anni fa, si tratta di un animale molto "rotondo": testa corta, orecchie fini e vicine, zampe piccole e dorso pieno. Gli occhi sono molto vispi e grandi. Il suo peso varia da 1 a 1,5 Kg contro i 7 Kg di unarazza pesante.
Attualmente si trovano conigli Polacchi (interamente bianchi),Nani Colorati, Nani Angora, Rex nani e Ariete nani.
Fra i nani Colorati:
Garenna: il corpo e'grigio-bruno come il ventre e l'occhio e' bruno.
Martora: a seconda della razza la tinta e' marrone chiaro, blu o gialla e tutte le estremita' sono scure.
Cincilla': il corpo e' grigio con riflessi blu e sfumature nere.
Russo: il corpo e' bianco con le stremita' nere o blu e gli occhi sono rossi. I coniglietti nascono con le estremita' bianche, che si scuriscono con l'eta'.
Altre razze:
Polacco: e' albino e i suoi occhi sono blu o rosa.
Angora: possiedono una pelliccia molto lunga e morbida come la seta ed esiste una varieta'enorme di colori e sfumature.
Ariete: conformazione massiccia, testa larga e orecchie che partono da una corona e cadono lungo le guance. Ne esistono di tutti i colori.
il mio non so che razza è...
La casa del coniglio nano
Non esiste un posto in cui collocare la gabbia che sia migliore in assoluto, salvo che si disponga di una stanza libera in cui stabilire la dimora del coniglietto. Una buona collocazione deve rispettare alcune regole fondamentali:
Evitare di posizionare la gabbia in luoghi soggetti a sbalzi di temperatura e a correnti d'aria.
L'umidita' nuoce alla salute per cui sono da sconsigliare bagno e cucina.
La gabbia deve ricevere luce ma mai diretta e in estate non va posta in pieno sole.
Dato che il coniglietto e' un tipo emotivo, evitare di collocare la sua dimora vicino a TV, stereo, Telefono etc...
La gabbia non va coperta al fine di permettere l'evacuazione dei vapori di ammoniaca.
Le dimensioni della gabbia devono essere almeno: 50 x 30 x 30 cm.
Accessori per l'alimentazione
L'interno della gabbietta deve essere attrezzato con una mangiatoia da cubettato, un abbeveratoio (o biberon) e una rastrelliera per il fieno o la verdura. Questi accessori vanno collocati in alto (agganciati alla gabbia) in modo tale che il coniglio non sporchi il cibo: non puo' fare a meno di mettere le zampine dentro ad ogni contenitore!!
Le abitudini
Il coniglio nano e' un animale timido, per questo l'approccio che portera' al gioco deve essere graduale. Ogni movimento dovra' essere lento e se fin dall'inizio ogni carezza sara' accompagnata dal suo nome, in breve tempo imparera' a "rispondere" e a venirci incontro.
Mai prendere il coniglio per le orecchie, perche' questa e' un parte molto sensibile.
Cosa significano certi atteggiamenti:
Strofinamento del mento sulle cose: Questo e' un modo per segnare il territorio.
Zampe posteriori che tamburellano sul pavimento: segnale di allarme che prelude alla fuga.
Su due zampe: si erige in questa posizione quando e' vinto dalla curiosita'.
Rotolamento e salti: il coniglio e' a suo agio e gioca da solo.
Sdraiato con le zampe distese: posizione di assoluto riposo.
Colpetto con il naso contro la mano del padrone: richiesta di coccole e gioco.
Leccatine alla mano: Grande manifestazione d'affetto.
Digrignamento dei denti: sofferenza fisica.
Soffiamento:Segnale che prelude all'attacco.
Le vaccinazioni
E' possibile vaccinare i conigli per due malattie virali molto gravi: la mixomatosi e la malattia emorragica virale (MEV). Queste due infezioni, al contrario di quanto si potrebbe essere portati a credere, possono essere contratte non solo dai conigli selvatici, naturalmente piu' esposti alle malattie a causa delle loro condizioni di vita, ma anche dai conigli che vivono in appartamento attraverso la puntura di zanzare infette. Entrambe le malattie hanno esito mortale.
Per quanto il rischio in alcune zone non sia elevato, la gravità delle due malattie impone una seria prevenzione.
Tipi di vaccini
I vaccini per la mixomatosi contengono virus vivi che sono stati "indeboliti" e che una volta iniettati nel coniglio generano una forma di malattia benigna sub clinica (non visibile) che porta alla formazione degli anticorpi che poi proteggeranno l'animale da una sucessiva infezione. Per la mixomatosi la durata del vaccino è di quattro-sei mesi.
Per la malattia emorragica i vaccini contengono invece virus inattivati. I vaccini per questa malattia possono dare una protezione semestrale o annuale a seconda del liquido nel quale è dissolto il virus.
Alcuni vaccini contengono entrambi i virus (bivalenti).
L'alimentazione del coniglio
I conigli sono erbivori stretti: questo significa che la loro alimentazione deve comprendere solo ed esclusivamente alimenti di origine vegetale e che ogni alimento di origine animale deve essere accuratamente evitato.
Il fieno
Il modo più semplice per comprendere quale può essere l'alimentazione ideale per il coniglio è pensare alla sua vita in natura, dove l'erba di prato è il suo alimento naturale. L'alimentazione del coniglio nelle nostre case dovrà ricalcare quanto più fedelmente possibile quella naturale, per evitare obesità e problemi di salute che possono presentarsi in tutta la loro gravità anche dopo anni di apparente benessere. L'alimento migliore che possiamo offrire ai nostri conigli è quindi sicuramente l'erba di prato polifita con particolare preferenza alle graminacee. In mancanza di erba fresca l'alimento principale è il fieno, che deve essere lasciato sempre a disposizione in quantità illimitata.
L'alimentazione ideale dei nostri conigli deve comprendere solo: erbe, fieno e verdure. Niente mangimi confezionati. Il fieno deve costituire la base dell'alimentazione.
L'importanza del fieno risiede nel fatto che nessun altro alimento da solo è in grado di fornire una quantità di fibre lunghe sufficiente a mantenere una buona funzionalità intestinale: le fibre lunghe contenute nel fieno stimolano la contrazione dei muscoli dell'intestino mantenendo una buona motilità e prevenendo l a stasi gastrointestinale. Un altro vantaggio del fieno è la sua funzione abrasiva sui denti. Infatti i denti dei conigli sono in continua crescita ma si consumano regolarmente masticando materiali fibrosi e piuttosto coriacei.
Considerare il fieno solo come un alimento secondario è assolutamente sbagliato. In mancanza di erba fresca il fieno deve costituire la base dell’alimentazione del coniglio, intergrata con una buona dose di verdura.
Quale tipo di fieno preferire
La maggior parte del fieno in vendita nei negozi per animali è fieno di prato polifita, quindi composto da una gran varietà di erbe differenti. La qualità dipende sicuramente dalla marca ma anche da un’infinità di fattori quali il metodo di raccolta e di essicazione, le condizioni atmosferiche e la temperatura al momento del taglio, la zona di produzione, il periodo di raccolta, la composizione del prato e infine il metodo di conservazione.
E’ abbastanza difficile trovare fieno composto da un’unica varietà di erba: attualmente solo la Oxbow, importata dagli USA, vende fieno di questo genere, ma non è molto diffusa in Italia. Sulle normali confezioni di fieno in vendita nei negozi per animali non ci sono quasi mai riferimenti precisi alla composizione del fieno, quindi l'unico criterio su cui basarsi è la freschezza del prodotto e la preferenza del coniglio.
Un’ottima soluzione, anche dal punto di vista economico, è rifornirsi di fieno da un contadino di fiducia. L’idea che il fieno acquistato in negozio sia migliore e più controllato di quello destinato agli animali da allevamento è infatti del tutto infondata.
Un fieno appetibile per un coniglio può essere rifiutato da un altro, quindi conviene povare con diverse marche, tenendo presente che comunque l a qualità può variare leggermente anche da una confezione all’altra della stessa marca. Assicuratevi sempre che i pacchi siano integri e che non abbiano odore di muffa o umidità, che il contenuto non sia polveroso e abbia un colore chiaro, più tendente al verde che al marrone. Se possibile annusate il fieno, se di buona qualità profuma di erba tagliata e non "di vecchio".
L’erba medica è una leguminosa molto nutriente, ricca in proteine e calcio, che si trova in vendita anche separatamente in piccoli pacchi o in compresse o bastoncini. Non deve essere considerata un normale fieno e non deve essere lasciata sempre a disposizione del coniglio. Può essere somministrata, assieme agli altri alimenti, ai cuccioli o alle femmine in gestazione o allattamento e ai conigli angora, ma deve essere molto limitata, se non eliminata del tutto in esemplari adulti o con particolare predisposizione allo sviluppo di calcoli renali o della vescica.
Il pellet
Con il termine “pellet” si indica un tipo di mangime a base di prodotti o sottoprodotti di origine vegetale triturati, eventuali integrazioni di vitamine o sali minerali e sostanze –ad esempio la melassa- necessarie a compattare il tutto sotto forma di piccoli bastoncini di colore verde o marrone.
Alimentare il coniglio esclusivamente con mangimi a base di pellet (o peggio semi vari) è un errore commesso da moltissime persone, indotto principalmente dalle scarse o errate informazioni fornite da negozianti, allevatori o veterinari poco esperti (e da produttori di mangimi che si preoccupano di più dei propri profitti che della salute degli animali).
Innanzitutto deve essere ben chiaro che un coniglio non ha alcun bisogno di mangimi confezionati, che di sicuro non costituiscono un alimento “naturale”. In generale è necessario evitare i mangimi composti, comprendenti, oltre al pellet, frutta secca, frutta disidratata e semi oleosi (alimenti troppo ricchi di grassi e calorie), cereali in seme e fioccati (orzo, grano, avena, riso ecc: possono causare lo sviluppo di batteri “cattivi” e di tossine nell’intestino del coniglio), sottoprodotti di origine animale o grassi animali (che di sicuro non rientrano nell’alimentazione naturale di un animale erbivoro!), semi o agglomerati colorati (verdi, gialli, rossi...: pare che alcuni di questi coloranti possano essere cancerogeni, e in ogni caso si tratta di prodotti artificiali e superflui).
Il pellet può rientrare nell’alimentazione del coniglio in casi particolari, ad esempio quando l’animale non è in grado di mangiare autonomamente altri alimenti a causa di problemi di masticazione, ma non deve comunque essere alla base dell’alimentazione di un coniglio in buona salute, è anzi assolutamente consigliabile escludere qualsiasi tipo di mangime confezionato dando la preferenza ad alimenti naturali (erba, fieno, verdure).
Il pellet non costituisce un’alimentazione adeguata per diversi motivi. Innanzitutto è troppo nutriente e gustoso, quindi il coniglio è invogliato a mangiarne più del necessario e rischia di incorrere facilmente in problemi di obesità; mangiando pellte inolte il coniglio si sazia, lasciando da parte alimenti per lui meno appetibili come fieno e verdure che sono invece fondamentali per una buona motilità intestinale e per l’azione abrasiva nei confronti dei denti. Inoltre l’erba secca e triturata (di cui, nella migliore delle ipotesi, il pellet è composto) non svolge la stessa funzione abrasiva esercitata dall’erba fresca o comunque da steli interi di fieno. E’ consigliabile quindi somministrare il pellet solo in casi di effettiva necessità e soprattutto scegliere un pellet di buona qualità e a basso contenuto calorico.
Un buon pellet deve contenere esclusivamente erbe tritate, niente cereali (quindi neanche farine di cereali), niente sottoprodotti (che di solito sono semplicemente scarti di lavorazione dei cereali); deve avere una bassa percentuale di grassi e proteine e un’alta percentuale di fibra (20% minimo).
La verdura e gli altri vegetali
Un altro errore commesso comunemente dai negozianti e dai veterinari inesperti è considerare la verdura un alimento da dare al coniglio solo saltuariamente o addirittura un alimento dannoso per la sua salute. La verdura è invece importante nell'alimentazione del coniglio, soprattutto se non ha a disposizione erba fresca, per l'apporto di vitamine e minerali che il fieno ha perso durante il processo di essicazione.
La maggior parte delle verdure presenti sulla nostra tavola è gradita anche ai nostri amici erbivori, con poche eccezioni (ad esempio le zucchine, che pur essendo per loro commestibili spesso vengono totalmente ignorate). Riportiamo comunque sotto una lista delle verdure più comuni.
La razione giornaliera si attesta generalmente sui 300 gr per chilo corporeo e l’unica cosa a cui badare è variare il più possibile la qualità delle verdure e scegliere verdure di stagione, più ricche di vitamine e coltivate con minori quantitativi di erbicidi e pesticidi (ovviamente la cosa migliore sarebbe scegliere verdura proveniente da coltivazioni biologiche).
Quattro tipi di verdure sempre gradite ai conigli e facili da reperire: catalogna, sedano, finocchi e cicorie.
Qualsiasi vegetale deve essere ben lavato, come si farebbe per ciò che viene destinato al consumo sulle nostre tavole. Importante è somministrare il cibo a temperatura ambiente, non fredda da frigo. Non somministrate verdure congelate o surgelate.
Se il coniglio non è ancora abituato alle verdure, Introducete sempre una verdura per volta nella sua dieta e osservate attentamente le sue reazioni: in questo modo, se dovessero presentarsi problemi intestinali, potrete individuare con ragionevole certezza la causa del disturbo ed eliminare subito la verdura "incriminata" dalla dieta abituale.
Si dovrà inoltre porre particolare attenzione alla scelta delle verdure nel caso in cui l’animale soffra di patologie particolari, ad esempio abbia una particolare predisposizione alla formazione di calcoli dei reni e della vescica: alcuni vegetali contengono livelli particolarmente alti di calcio e ossalati e vanno in questo caso limitati o eliminati dalla dieta.
Verdure
asparagi
barbabietole
bietole
borragine
broccoli
carciofi senza spine ovviamente!!
carote anche le foglie verdi
catalogna
cavoletti di Bruxelles
cavolfiore
cavolo nero
cavolo rapa, foglie
cicoria
coste
cavolo verde e nero
crescione
fagiolini verdi o cornetti
finocchio
indivia, belga
lattuga romana
peperoni dolci tutti i colori
pomodori
prezzemolo sia riccio che normale
radicchio/trevigiana/chioggia (radicchio)
rape
ravanelli (anche le foglie)
rucola
scorzonera
sedano e sedano rapa
spinaci
topinanbur
zucca
zucchine
Da evitare: patate germogliate e tutte le parti verdi della pianta; piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni; fagioli e legumi in genere; aglio cipolla e bulbi in generale; rabarbaro; peperoncino piccante; funghi.
Alberi e arbusti commestibili
acacia e gaggia
acero (tutte le varietà, anche quello ornamentale o giapponese)
carpino
castagno europeo (*non* l'ippocastano)
corbezzolo
faggio
fico (attenzione però perchè il lattice che contiene può essere irritante)
frassino
gelso
lillà (anche i fiori)
melo (far seccare i rami)
melograno
nocciolo
olivo e olivastro
olmo
ontano
pero
salice (tutte le varietà)
sorbo
tiglio (anche i fiori)
vite (*non* quella americana o canadese che sono tossiche: Parthenocissus quinquefolia/tricuspidata, Ampelopsis quinquefolia; la vite Clinton, quella da uva fragola, va bene)
Da evitare: il legno di tutte le drupacee cioè albicocco, pesco, ciliegio, susino ecc. (perchè se non vengono seccati per almeno sei mesi possono contenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la maggior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere come pino, abete, ginepro ecc; il legno degli agrumi come arancio, limone, cedro, mandarino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto ornamentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose.
Frutta
albicocche
ananas
anguria
arance - un uso eccessivo può causare piccole lesioni alla bocca
banane può causare costipazione, usare con moderazione
ciliegie senza il nocciolo
fragole
kiwi
lamponi
mango
mele
melone
papaya
passion fruit
pere
pesche
pompelmo - un uso eccessivo può causare piccole lesioni alla bocca
prugne
ribes
uva
uva spina
La frutta deve essere sempre considerata un "di piu'" da dare saltuariamente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso. Essendo zuccherina puo' causare fermentazione e diarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o il melone. Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche, ciliege, albicocche, susine) perchè possono contenere sostanze tossiche. Da evitare: cocco e avocado, che sono frutti troppo grassi.
Erbe aromatiche
aneto
anice - Pimpinella anisum
basilico
cerfoglio
coriandolo
dragoncello
erba cipollina
finocchietto
maggiorana
melissa
menta
mirto
origano
rosmarino
salvia
santoreggia
timo
Erbe selvatiche
achillea - Achillea millefolium
altea - Althaea officinalis
borsa del pastore - Capsella bursa pastoris
camomilla romana - Chamaemelum nobile, sin. Anthemis nobilis
malva - Malva sylvestris
margheritina - Bellis perennis
nasturzio - Tropaeolum majus(fiori e foglie, non i semi)
nepetella - Calamintha officinalis -
ortica - Urtica dioica
portulaca - Portulaca oleracea
rosa canina
tarassaco o dente di leone - Leontodon taraxacum
trifoglio - Trifolium pratense
viola - Viola tricolor
La protezione della casa e del coniglio
Ospitare un coniglio nella propria casa comporta non solo un impegno costante per quanto riguarda la sua cura ma una vera e propria rivoluzione delle abitudini di tutti coloro che si trovano a dover condividere i propri spazi con un animaletto così vivace e simpatico ma anche così fortemente territoriale.
Ogni coniglio ha una carattere diverso, quindi anche le abitudini e i comportamenti possono essere completamente diversi da un soggetto all'altro. E' possibile però una certa tendenza alla distruzione sistematica di tutto ciò che capita sotto i denti (o le zampe) dei nostri pargoli.
Il coniglio non deve essere costretto in gabbia, né di giorno né di notte, se non in condizioni di emergenza straordinarie perche' la liberta' e' fondamentale sia da un punto di vista fisico che psicologico.
E' quindi importante predisporre una casa "a misura di coniglio" per evitare problemi a noi, ai mobili e soprattutto al coniglio stesso, che in una casa normale può andare incontro ad ogni genere di situazioni pericolose. Se non si può o non si vuole lasciare a disposizione del coniglio tutta la casa, è comunque necessario predisporre almeno una stanza in cui possa essere lasciato libero senza supervisione.
I conigli "distruggono" principalmente scavando e rosicchiando. Tutto ciò che viene ingerito e che sia estraneo alla normale alimentazione può rappresentare un pericolo e deve essere quindi fuori della sua portata. In ogni caso l'animale deve essere dissuaso da comportamenti pericolosi. Ecco in dettaglio i possibili "bersagli" e le precauzioni da adottare per salvare casa e coniglio.
Cavi e prese elettriche o telefoniche: sono una delle cose più pericolose per il coniglio, presenti in ogni casa. Ricordarsi sempre che anche dal cavo telefonico è possibile prendere la scossa. I cavi possono essere protetti in molti modi, il più semplice è utilizzare i copricavi di plastica (si trovano nei negozi di forniture elettriche, in alcuni grandi magazzini e all'Ikea) fermati in più punti con le fascette fermacavi apposite (vedi figura - da fare-)
Tappeti: alcuni conigli possono accanirsi sui tappeti fino a distruggerli, ed è possibile che ingeriscano fibre sintetiche o di cotone o lana in quantità sufficiente a creare blocchi intestinali. Eliminare del tutto i tappeti è un peccato, soprattutto perchè sono uno dei pochi posti su cui il coniglio può saltare e correre senza il pericolo di scivolare, come invece accade sul pavimento nudo. Si possono però sostituire i tappeti in tessuto con tappeti in fibre naturali non trattate e senza dorso in lattice, che possano eventualmente essere distrutti dal coniglio senza grossi problemi. Alcuni tappeti di questo genere si trovano in vendita nei negozi Ikea.
Muri: alcuni conigli li rosicchiano e riescono addirittura a scavarli. Si possono proteggere con panelli di plexiglass o altro materiale.
Stipiti: uno dei bersagli preferiti dai conigli. Per proteggerli si suggerisce l'utilizzo di nastro biadesivo da applicare su tutte le zone attaccate.
Imbottitura dei divani: possono essere rosicchiati a nostra insaputa, col risultato di trovarsi un buco nel materasso proprio la sera in cui servirebbe il divano letto per un'ospite...con l'aggravante che di solito non sono sicuramente materiali salutari per il coniglio. Se il coniglio si mostra particolarmente interessato si consiglia di impedire l'accesso sotto il divano ad esempio con pannelli di legno.
Divani, poltrone, letti: vengono scavati, rosicchiati e a volte anche "allagati". E' possibile proteggerli con tessuti particolari impermeabili o (soluzione meno elegante) con tele cerate e plastiche. Bisogna fare attenzione perchè i conigli a volte riescono a spostare le protezioni e fare ugualmente danni: in questo caso conviene pinzare le protezioni direttamente al mobile da proteggere tramite clip metalliche
Balconi: se non hanno ringhiere in muratura piena è bene prendere qualche precauzione e applicare una rete metallica su tutto il perimetro, alta almeno 80/90 cm.
State molto attenti a non lasciare la pappa di gatti o cani alla portata dei conigli. Questo tipo di cibo (carni e cereali) può causare gravissimi problemi al coniglio e può causarne addirittura la morte.
Abbiamo detto che il coniglio deve avere almeno una stanza a sua disposizione. Per limitare l'accesso al resto della casa senza dover per forza tenere chiuse le porte è possibile montare sugli stipiti appositi cancelletti (sono venduti per i bambini in vari modelli, anche molto economici) utili soprattutto in caso di gatti, che saltano agevolmente l'ostacolo e hanno la possibilità di entrare comunque nelle stanze riservate.
ciaoooo
se tuo figlio è piccolo ti consiglio di aspettare perchè i conogli sono animali molto delicati e a volte i bambini senza accorgersene lo prendono in braccio poi lo fanno cadere e credimi anche una piccola caduta per un coniglietto può essere molto grave! comunque se lo vuoi prendere ti consiglio di informarti bene sul negozio perchè spesso e volentieri i negozi spacciano i conigli di stazza normale per nani perchè quando sono piccoli non sono differenziabili! anche per il sesso devi farti aiutare da un esperto perchè all'inizio non si può riconoscere ma se il sesso non ti interessa allora non c'è problema! devono avere molto spazio per muoversi quindi bisogna farlo uscire dalla gabbia per fargli fare un giro abbastanza spesso, è giusto anche stare attenti ai fili della casa perchè sono animali curiosi e si infilano dapertutto! tendono a farsi le unghie sui mobili quindi ogni tanto gliele puoi tagliare, poi se opti per un maschio tieni conto che sono territoriali quindi puoi anche pensare alla castrazione che previene anche i tumori...per quanto riguarda l'alimentazione attenta ai cibi confezionati che non sono di buona qualità, vanno bene le verdure tenute a T° ambiente e asciutte perchè fredde fanno male quindi va bene la lattuga e tante carote che gli servono per accorciarsi i denti poi anche i semini senza sagerare ovviamente! ci sono due vaccinazioni da fare, una per la mixomatosi che ha una valenza di sei mesi, e una per la MEV (malattia emorragica virale) che è annuale...
spero di essere stata abbastanza chiara! buone feste!
io ho preso un coniglietto nano da 2 settimane.credo ke non sia proprio il massimo ke venga maneggiato da un bambino xke sono animali molto timidi se non si sanno prendere e trattare nel giusto modo e poi ci vuole davvero tanta pazienza xke nn devono stare chiusi in gabbia....
se tuo figlio è piccolo non lo comprare,lo distruggerà!
Blocca utente
sono degli animali fantastici k danno molto affetto..... se è di roma le saprei consigliare ank dv acquistarlo........mi faccia sapere
sono simili ai gatti, anche se è un coniglio non puoi lasciarlo in gabbia tt il giorno come si farebbe un un criceto, va lasciato scorazzare per la casa o quantomeno nella stanza dove tieni la gabbia (che dev'essere abbastaza grande, almeno 50x70). ha bisogno di molte cure: la gabbia va pulita spesso perche fa molte cacchette e loro sentono se il loro habitat è sporco. ha anche bisogno di molte coccole e segue sempre chi gli sta vicino. maschio o femmina è meglio castarlo, il mio non è castrato e qualche volta fa la pipi in giro....
due osservazioni:
-ovunque lo compri portalo subito dal veterinario, il 90% dei conigli ha il fungo
-non sgridarlo mai se fa qlc di sbagliato, non servirebbe a nulla perche lo invogli a fare ancora piu spesse quello che non dovrebbe e di nascosto....!
ti consiglio di prendere il coniglio nano testa di leone (piuttosto che l'ariete) sono molto piu belli!!
1 settimana fa
Sono degli animali bellissimi e docili. Prima di tutto bisogna vedere quanti anni ha tuo figlio. Perchè qst animaletti nn sono giocattoli e quindi devono essere curati e accuditi con dolcezza. Sono molto delicati, quindi 1eventuale caduta o incidente, potrebbe causare qualche problema all'animale. Anche per quanto riguarda il cibo, bisogna dargli solo determinate cose. Per ulteriori info puoi consultare i vari siti sui conigli che ti spiegano tutta l'alimentazione. Per le altre cose, la pulizia è molto importante, sia per l'animale e che per tuo figlio, in modo che non ci siano problemi di igiene. Oltre a qst voglio dirti che per i bambini sono dei bellissimi compagni di gioco, tranquilli e delicati. L'unica cosa è che come tutti gli animali, quando ci gioca insieme, devi starci sempre vicino per vedere i vari comportamenti. altrettanto impegno (in tempo e finanze) di un cane o un gatto
# MITO 2
NON è vero che siamo ottimi compagni per i bambini piccoli, al contrario! Ai bambini piacciono gli animali da poter stringere e prendere in braccio: essere sollevati e manipolati nel modo sbagliato potrebbe arrecarci lesioni gravi o fatali: abbiamo un'ossatura molto fragile e delicata, le fratture e le dislocazioni dell'anca sono tutt'altro che rare. Inoltre, NON siamo poi così timidi e passivi: se i bimbi dovessero farci male e noi li mordessimo per difenderci, finiremmo in ergastolo in gabbia con la nomea di "cattivi". I bambini si stuferanno presto del nuovo "gioco" e noi finiremo (tanto per cambiare) in gabbia. Se il vostro bimbo vi chiede un coniglietto per Pasqua, vi prego, comprate un pelouche !
Maggiori informazioni sul perchè conigli+bambini non sia un accostamento consigliabile sul sito della House Rabbit Society (in inglese)
# MITO 3
NON è vero che possiamo stare sempre in gabbia --voi come stareste? Non vogliamo passare tutta la nostra vita rinchiusi: non siamo come i pesci che devono per forza restare nell'acquario, dobbiamo uscire e abbiamo bisogno di spazio per muoverci e per restare mentalmente sani. Anche ai criminali è concessa l'ora d'aria...
# MITO 4
NON è vero che dobbiamo stare rinchiusi perché rosicchiamo tutto e siamo sporchi ! La vostra casa dovrà sicuramente essere "a prova di coniglio", ma impariamo molto rapidamente anche ad usare una lettiera: ricordate che siamo "prede" e le prede devono per forza essere pulite se vogliono evitare di essere rintracciate dall'odore. Volete sapere qualcosa di più sul NOSTRO COMPORTAMENTO?
# MITO 5
NON dobbiamo essere sollevati per le orecchie: non sono una maniglia, è molto doloroso! Sollevateci mettendo una mano sul petto, sotto le nostre "ascelle", e l'altra a sorreggere il nostro fondoschiena.
# MITO 6
NON è vero che la vaccinazione a noi non serva! Le due peggiori malattie, la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale, innocue per l'uomo ma incurabili e mortali per noi, vengono entrambe trasmesse anche dalle zanzare, quindi sono pericolose anche per chi fra noi vive in appartamento. Dobbiamo TUTTI essere vaccinati!
Avete dei dubbi? Al Parco Nord di Milano già da qualche tempo è in atto un'epidemia di mixomatosi. Alcuni conigli domestici, abbandonati nei parchi bolognesi, vengono periodicamente soppressi perchè infettati dalla Mixo.
# MITO 7
NON è vero che la castrazione o la sterilizzazione siano atti di egoismo: se integri e in coppia, partoriremo in continuazione già dai 3-4 mesi in poi, mettendo a rischio anche la nostra stessa crescita, oppure ci scontreremo a sangue con i conigli dello stesso sesso; se integri e solitari, saremo sottoposti ad un fortissimo stress ormonale, avremo sbalzi di umore e gravidanze isteriche che non ci faranno certo stare bene, "segneremo" comunque il territorio con feci e urina, e, se femmine, saremo sottoposti ad un altissimo rischio di contrarre tumori all'utero.
Volete assolutamente che la vostra coniglietta abbia dei piccoli? Pensateci bene! Siete sicuri di poter trovare una famiglia premurosa per i piccoli? Sapete quanti coniglietti vengono riportati ai negozi? E quanti finiscono come cibo per i rettili?
Pensate a far stare bene i conigli, non le vostre convinzioni.
# MITO 8
Noi conigli domestici, se liberati in natura, NON riusciremmo a sopravvivere: nella maggior parte dei casi finiremmo rapidamente in bocca ai predatori (faine, furetti, volpi, uccelli rapaci, cani e persino gatti, se siamo molto piccoli o nani). Se sopravvivessimo a questi, dovremmo affrontare malattie per le quali non abbiamo più resistenze, e avvelenamenti: contrariamente a quanto si possa pensare, noi "domestici" NON riconosciamo per istinto le piante commestibili da quelle tossiche, perché non abbiamo mai dovuto basarci su queste intuizioni per sopravvivere.
# MITO 9
Sebbene conigli e lepri siano entrambi Lagomorfi (e NON Roditori) NON possono accoppiarsi: le lepri hanno 24 paia di cromosomi, mentre il coniglio domestico ne ha 22. L'accoppiamento in sé è effettivamente possibile, ma gli embrioni morirebbero dopo poche divisioni cellulari a causa della differenza. La razza di conigli chiamata "Lepre belga" si riferisce solo alla somiglianza, non alla discendenza.
Le differenze fra lepri e conigli
# MITO 10
NON restiamo piccoli a vita! Ad alcune persone potrà sembrare strano (!!), ma i coniglietti crescono! Che brutto vizio, eh? A molti "non piacciamo più " quando diventiamo adulti: ci hanno presi pensando che fossimo dei giocattoli, e rimangono delusi quando scoprono che non siamo più così tondi, minuscoli e dolci, ma che crescendo sviluppiamo anche un bel caratterino: così ci riportano ai negozi o agli allevamenti (oppure ci dimenticano in una gabbia sul balcone...):
Scelta del soggetto: salute, sesso e numero
Quando si va in un negozio o allevamento per scegliere il proprio coniglietto, bisogna prima di tutto osservare lo stato del negozio e il livello di igiene, poi osservare la gabbia dove sono tenuti in questo caso la gabbia dei conigli…prima di tutto rendersi conto del loro stato di salute, osservare la gabbia e vedere se ci sono feci liquide, poi osservare gli animali e vedere se sono apatici, o se hanno lacrimazioni, scoli, etc…prendere qualche soggetto in mano e vedere se ha le parti intime pulite e non con incrostazioni di feci causate da diarrea…una volta appurato lo stato iniziale dei soggetti, si può procedere nella scelta del proprio.
Se si vuole un solo soggetto, non ci sono grandi differenza tra maschi o femmine, la dimensione è la stessa, il carattere è soggettivo, raggiunta la maturità sessuale entrambi possono marcare come non farlo. La scelta è dunque puramente soggettiva.
Se si decide di prendere due soggetti, allora la situazione cambia e bisogna fare una scelta accurata:
Due femmine: convivono sicuramente tranquille fino alla maturità sessuale, poi è una grande incognita in quanto la maggior parte di loro iniziano a litigarsi, dunque spesso si è costretti a dividerle…prendendo due femmine bisogna tenere in considerazione questa opportunità.
Due maschi: anche loro convivono insieme fino alla maturità sessuale, poi qui di sicuro iniziano lotte, di territorio, di dominanza e puro istinto di montarsi a vicenda, facendosi molto male, a volte si hanno anche ferite letali…quindi o si provvede a dividerli, o si procede a maturità sessuale avvenuta, alla sterilizzazione, che nella maggior parte dei casi consente una convivenza pacifica.
Una coppia: prendere una coppia è senza dubbio, la situazione che consentirà una convivenza pacifica, eppure c’è un fattore importantissimo, praticamente la necessità della sterilizzazione di almeno il maschio ma meglio entrambi. Prendere una coppia vuol dire cuccioli, ma come si sa coniglio = ottimo riproduttore, quindi si ci troverebbe con una moltitudine di cuccioli, inoltre le femmine pur potendo rimanere gravide già da due mesi, non possono sopportare la sterilizzazione fino ai 6 mesi, ne va di mezzo la sua vita. Quindi prendendo una coppia, bisogna sterilizzare il maschio, non appena scendono i testicoli, a quel punto si può decidere se sterilizzare a 6 mesi anche la femmina, anche se è comunque consigliato farlo.
Ad ogni modo una volta acquistato (o acquistati) vanno immediatamente portati da un veterinari esperti in esotici per una visita generale, portando anche un campione di feci per vedere l’eventuale presenza di coccidi.
La sterilizzazione
Riguardo la sterilizzazione ci sono diverse scuole di pensiero, in presenza di una coppia è comunque necessaria, idem in presenza di due maschi, caso per caso parlando di due femmine.
Quando il coniglio vive solo: per le femmine è sempre e comunque consigliabile, per evitare possibili gravidanze isteriche e anche perché dai due anni in poi sono molto alte le percentuali di neoplasie e carcinomi; nei maschi, dipende, un maschio intero può comunque vivere bene, ma bisogna osservarlo attentamente e se si vedono segni di irrequietezza, come provare a montare oggetti, arti del padrone in modo ossessivo, se inizia a marcare tutto, se lo si vede correre intorno le gambe in modo ossessivo, allora in questo caso è meglio pensare alla sterilizzazione, perché il coniglio comunque non è sereno, ha gli ormoni in circolazione, che non riesce a sfogare, compromettendo il suo equilibrio psico-fisico.
Molti pensano che sia contro natura la sterilizzazione, questo é un pensiero a livello moralistico e senza dati scientifici, in quanto ad ogni modo la natura del coniglio non è quella di vivere in casa, ma quella di vivere in presenza di altri conigli e riprodursi ogni qual volta lo ritiene necessario, vivendo a stretto contatto con l’uomo, per tutti i problemi che ne derivano, soprattutto gli innumerevoli cuccioli che ne nascerebbero assecondando i loro istinti, ciò non è possibile…quindi bisogna trovare dei compromessi per farli comunque vivere serenamente, e in certi casi uno di questi compromessi è appunto la sterilizzazione.
Nei maschi è fattibile dalla scesa dei testicoli, dai 3 mesi , nelle femmine invece dalla loro formazione completa intorno i 6 mesi.
La Riproduzione
La coniglia è recettiva in presenza del maschio, è bene non fare riprodurre una coniglia prima dei 6/7 mesi, anche se è già recettiva a due, ma una gravidanza precoce potrebbe portarla alla morte. Il parto in genere dura 31 giorni, e pochi giorni prima del parto la femmina tende a strapparsi il pelo dalla pancia per farsi un nido. Già poco dopo il parto la coniglia potrebbe rimanere gravida di nuovo, questo è da evitare per la salute della conigliette, è infatti bene non farla riprodurre più di due volte l’anno. Verso il 28° giorno di gravidanza, bisognerebbe pulire bene (senza usare detergenti ma solo acqua e aceto) l’alloggio della mamma, spostare l’eventuale maschio, magari inserire il nido…da quando la mamma fa i cuccioli a quando i cuccioli non escono dal nido è ben comunque non pulire la gabbia. I cuccioli o la mamma non devono essere disturbati e i cuccioli non vanno toccati o presi, fino a che non iniziano a mangiare da soli, in quanto la mamma potrebbe non riconoscerli come i suoi, ucciderli o abbandonarli. È bene lasciare in giro, nella gabbia del fieno, perché quando inizia lo svezzamento è il primo alimento che i cuccioli provano. I piccoli devono restare con la mamma fino alle 7 settimane, per completare lo svezzamento, poi vanno separati e divisi i maschi dalle femmine. Un maschio ha lo sviluppo intorno i 3 mesi, con la scesa dei testicoli, da allora è pronto per procreare, per questo due conigli integri non vanno tenuti insieme prima almeno dei 6 mesi di lei.
Il sesso dei giovani conigli è difficile da distinguere prima dei tre mesi, con la scesa dei testicoli nel maschio, eppure gli occhi più esperti potrebbero, avendo sempre un margine di sbaglio, identificarlo già da subito, ponendo l’indice e il pollice, rispettivamente sopra e sotto il piccolo orifizio genitale, e facendo una leggerissima pressione nei maschietti dovrebbe sporgere un tubicino, il pene…nelle femmine invece può sporgere come no qualcosa (questo confonde nell’identificazione), ma comunque si identifica una fessura a I.
Ad ogni modo prima della riproduzione bisogna pensare a tanti fattori, il primo è una sistemazione per i cuccioli, anche 7 per parto, pensando che non è bene portarli nei negozi in ogni caso in quanto non si sa in che mani potrebbero finire o se ancora peggio potrebbero finire cibo per serpenti. Quindi prima di farli riprodurre solo per il piacere di vederli riprodurre, di vedere i cucciolini, bisognerebbe fare un’attenta riflessione, e magari pensare a far vivere meglio i conigli che si hanno in casa, optando per la sterilizzazione. Infatti una coppia entrambi sterilizzati, vivono molto bene insieme, si tengono compagnia e possono fare una vita completa e dignitosa.
L’alloggio
Il coniglio nano tenuto in casa può anche vivere libero, tenendo la gabbia solo per tana, naturalmente se si opta per questa scelta bisogna avere una casa a prova di coniglio, quindi fili coperti, accessi ai terrazzi controllati specialmente se presente la ringhiera, perché i conigli sono attratti dal vuoto. Se si opta per tenerlo in gabbia, le dimensioni per un coniglio sono di minimo 80cm x 50cm (anche se andrebbe meglio una gabbia da 100cm x 50cm), ora in commercio ci sono anche delle gabbie di circa 100cm x 100cm, quindi di forma quadrata e anche queste possono essere una soluzione. Ad ogni modo è bene far passare diverse ore al coniglio in libertà e più spazio c’è meglio è.
Come lettiera è bene utilizzare o il pellet di legno, che assorbe molto oil truciolato non aromatizzato, che assorbe meno e va cambiato più spesso ma che va ugualmente bene, altra opzione è il tutolo di mais, di inferiore capacità di assorbimento.
Per quanto riguarda il pellet di legno, ci sono in commercio diverse marche ma in alternativa va bene usare anche il pellet di legno per stufe, in vendita nei negozi che vendono appunto stufe, che si occupano di ferramenta o fai da te, sono identici e hanno un prezzo minore, l’importante è vedere che non sia trattato chimicamente e che siano legni sicuro (per non sbagliarsi è sicuro il faggio o il pioppo).
L’alimentazione
L’alimentazione del coniglio nano deve essere basata sulla verdura, insieme ad una costante di fieno. Alimento complementare è il pellet, che può essere dato a vita, ma più che altro è importante nel periodo della crescita, ma anche per la scelta del pellet ci sono diverse regole.
VERDURA: va data ben lavata, ma solo con acqua, asciugata e non fredda di frigorifero. I conigli possono mangiare diversi tipi di verdura ed è bene assumere un’alimentazione varia, fornendo giornalmente diversi tipi di verdura. Naturalmente una volta preso il coniglio, la verdura deve essere inserita non di punto in bianco, ma facendo gustare prima un pezzettino di un solo tipo di verdura, poi pian piano sempre di più, facendo questo per ogni nuovo tipo, fino a fargliene mangiare diversi tipi…delle vere e proprie insalate. Un coniglio di base dovrebbe mangiare 300g di verdura per ogni kg di peso, ma poi è soggettivo, c’è chi ne vuole di più e allora va bene seguire il proprio coniglio.
Le verdure che contengono molti ossalati, è bene limitarle a poche volte a settimana. Evitare di dare del tutto perché fanno male: prezzemolo, patate, legumi, aglio e cipolla. La verdura va somministrata una volta al giorno o la razione diviso due. Importante togliere sempre piccioli e foglie di peperoni e pomodori.
FIENO: deve essere acquistato ben verde e non sbriciolato…ci sono diversi tipi buoni. Il fieno deve essere perennemente a disposizione del coniglio, in quanto il coniglio ha bisogno di mangiare sempre e se non mangia per più di 4 ore, si possono iniziare ad avere dei problemi, anche molto seri.
PELLET: pochi pellet in commercio vanno bene per una corretta alimentazione dei conigli; per prima cosa non deve contenere assolutamente cereali, in quanti come cereali sono difficili per loro conigli da digerire, possono fermentare nello stomaco causando blocchi intestinali, che se non presi in tempo sono letali…altra cosa importante è che abbia un alto contenuto di fibre, sempre dal 20% in su…e altra cosa importante NON deve contenere COCCIDIOSTATICO…questo è infatti un medicinale, è come se noi umani prendiamo l’antibiotico quando non ne abbiamo necessità, alla fine si arriva anche ad un livello di assuefazione e se poi c’è realmente bisogno di un trattamento contro i coccidi, potrebbe fare effetto più lentamente e con difficoltà.
NON vanno DATI: prodotti con cereali, snack con cereali, zuccheri, nessun tipo di biscotto e prodotto da forno in generale, quindi niente pane, fette biscottate, grissini e derivati…non vanno dati dolci, bisogna stare attenti a che non mangino piante e arbusti non conosciuti o presenti in casa, terrazzo o giardino, molti possono essere letali…I conigli sono assolutamente erbivori, quindi niente prodotti per cani e gatti, ma neanche per criceti. Non vanno dati alimenti, che valgono sia per conigli che per altri animali.
La convivenza con altri animali
Il coniglio nano, in genere è un animale molto territoriale, può convivere con suoi simili, ma solo secondo il modo riportato nella sezione che parla della scelta del soggetto, andando ad analizzare la convivenza con altri animali.
NON potrà mai CONVIVERE nella stessa gabbia o stesso ambiente con: furetti (il loro predatore per antonomasia), criceti, cincillà, cani della prateria,gerbilli, petauri, ratti, topolini, etc.
Potrà convivere con:
PORCELLINI D’INDIA: la convivenza è da valutare, ad ogni modo per convivere il coniglio sia maschio che femmina dovrà essere sterilizzato, altrimenti l’istinto a montare la cavia, potrebbe portare seri problemi a quest’ultima. Inoltre alcuni conigli sono portatori sani di un germe, che per il porcellino d’India invece potrebbe essere letale.
GATTI: la convivenza con il gatto è possibile, l’importante è ambientarlo poco alla volta, meglio ancora se entrambi cuccioli.
CANI: in teoria anche con il cane la convivenza è possibile, ma c’è da ricordare che il cane a prescindere dalla razza è un predatore, più volte è capitato di cani e conigli andati d’accordo ma che un nefasto giorno sono stati uccisi dal cane…inoltre dipende dalla mole, anche il gioco di un cane troppo vivace può essere letale al coniglietto. Per questo meglio tenerli sempre sotto controllo.
Altro CONIGLIO inserito in un secondo momento: bene per un eventuale di sesso opposto sterilizzato, anche se l’ambientazione deve essere graduale, facendoli incontrare in un territorio neutro, a volte può passare molto tempo. Quasi impossibile invece inserire un coniglio dello stesso sesso.
Le cure
Il coniglio nano ha bisogno di due vaccinazioni, che vanno ripetute ogni 6 mesi, la prima contro la mixomatosi e la seconda per l’enterite emorragica virale, che sono malattie incurabili ed estremamente contagiose (per capire la gravità…negli allevamenti alimentari, una volta trovato un coniglio infetto, vanno abbattuti tutti per ordine dell’ASL). Queste malattie non sono trasmettibili solamente con il contatto diretto, ma anche tramite veicolo, come le zanzare, per questo le vaccinazioni sono necessarie anche vivendo in casa.
Il coniglio può essere affetto da diverse patologie, ad ogni sintomi diverso dal normale (feci molli, apatia, assenza di defecazione e orinazione, mancanza d’appetito,…) il coniglio va portato immediatamente dal veterinario, esperto in esotici (bisognerebbe cercarne uno ancor prima di prendere il coniglio), il decorso delle malattie di un coniglio è molto veloce, e la velocità d’intervento e spesso fondamentale.
Praticamente nessuna patologia che affligge il coniglio può contagiare l’uomo se non la rogna, la tigna ed eventuali micosi.
Il coniglio è un animale che mangia il cecotropo, che ha l’aspetto di feci, è morbido e a volte a grappolo, questo viene ingerito dal coniglio ancora prima di essere espulso, quindi non bisogna spaventarsi se si vede il coniglio ingerire “le feci”. Bisogna stare attenti se si trova nella gabbia il cecotropo in abbondanza e di frequente, in quel caso bisogna parlarne con il veterinario, potrebbe trattarsi di eccesso di fibre come di altro.
I denti del coniglio sono a crescita continua, vanno controllati appena preso, per vedere se è affetto dalla malocclusione dentale, in quel caso il coniglio va seguito dal veterinario, che poi dirà cosa fare…se invece non ha patologie del genere, un’alimentazione corretta potrà regolare la crescita dei denti.
Le unghie del coniglio vanno tagliate quando troppo lunghe, se si hanno dubbi, è meglio rivolgersi al veterinario, comunque è molto semplice anche farlo da soli, basta tenere fermo il coniglio, meglio in due, magari avvolgendolo in un panno e tagliare con apposite forbicine o tronchesine in vendita nei negozi per animali (sono specifiche per roditori e volatili) la parte superiore, stando attenti a non toccare il nervo, che è visibile in controluce, tagliando quindi 2-3mm sopra. Se il coniglio è scuro e ha le unghie di conseguenza scure, allora è bene rivolgersi al veterinario, almeno la prima volta.
Il coniglio può essere spazzolato, comunque con una spazzola di gomma o quelle per neonati, per non ledere la pelle.
Il coniglio non ha assolutamente bisogno di bagnetto, che al contrario gli fa male, il coniglio è un animale che si pulisce da solo, al limite si possono usare i prodotti in vendita, come lo shampoo a secco per roditori…o in caso estremo in cui si sporcasse le zampette o i genitali con le feci, in quel caso si può prendere del cotone idrofilo, bagnarlo leggermente con acqua tiepida (no calda o fredda) e passarlo nelle zone interessate.
Appena preso è bene portarlo per una visita dal veterinario per un controllo generale, portando anche un campione di feci, per verificare l’assenza dei coccidi.
Prima ancora che il coniglio arrivi o subito dopo è importantissimo cercare un veterinario esperto in animali esotici.
Nessun commento:
Posta un commento