CHEYLETIELLOSI...
... la cheyletiella è un acaro che vive sulla superficie della cute e determina una dermatite molto pruriginosa del cane, gatto e coniglio. L'agente eziologico è la cheyletiella Yasguri (cane), cheyletiella Blakei (gatto) e cheyletiella Parasitovarax (coniglio). Le varie specie possono passare liberamente da un ospite all'altro compreso l'uomo. Da un punto di vista morfologico questi grandi acari (invisibili ad occhio nudo), possiedono quattro paia di arti che recano setole (pettine), invece di artigli. I palpi boccali terminano con un uncino. Questa dermatite papulo-crostosa e desquamante è provocata dagli acari che vivono nello strato di cheratina dell'epidermide, si cibano dei detriti cutanei e si muovono rapidamente lungo pseudotunnel nei detriti del derma. L'intero ciclo vitale (uovo-larva -ninfa-adulto) si completa su un ospite nell'arco di cinque settimane circa. le femmine adulte possono vivere lontano dal loro ospite fino a dieci giorni. Spesso sirisocntrano gravi problemi nelle cucciolate o nei negozi di anmali a ompagnia dove le prtiche sanitarie sono scarse soprttutto nei giovani cuccioli d'importanzione. Sia i cani che i gati possono rappresentare una sorgente d'infezione per l'uomo. Le lesionisono caratterizzate da una dermatite esfoliativa con desquamazione a croste sia suldorso che sul tronco gli animali pososnopresentare un prurito intenso oppure presentare solamente una fine forfora polverosa diffusa su tutto il corpo. L'infezione è più grave e generalizzata in cuccioli di 2 - 8 settimane, e in soggetti di età superiore possono essere dei portatori asintomatici.
Il sospetto diagnostico si basa sulla:
- sede della lesione cutanea,
- presenza di prurito, di forfora,
- età dell'animale,
- provenienza.
Le tecniche diagnostiche sono atte ad evidenziare la presenza degli acari e/o delle uova. Possiamo eseguire un esame della cute e del mantello mediante un raschiato cutaneo superficiale controllando al microscopio il materiale prelevato oppure ottenendo il materiale con del nastro adesivo per eseguire poi la tecnica microscopica che ci permetterà di evidenziare i parassiti e poterli distinguere dagli altri acari. In alcuni casi non si riesce ad evidenziare nè gli acari nè le loro uova. La diagnosi allora viene effettuata in base ai sintomi e alla risposta alla terapia. Per la terapia i prodotti più efficaci sono:
lavaggi con uno shampoo antiseborroico prima di iniziare la terpia, poi utilizzare dei bagni alle piretrine, bagni con carbammati o organofosforici a seconda della specie animale, con trattamenti settimanali per 6 - 8 settimane.
L'Ivermectina è efficace nel cane, nel gatto e nel coniglio a dosi bassissime.
Oltre agli animali bisogna tattare tutti i locali dove hanno soggiornato i soggetti ammalti spruzzando l'area in modo sistemico almeno una volta con un buon insetticida.http://animalia.forumcommunity.net/?t=10527058
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domenica 19 settembre 2010
giovedì 17 giugno 2010
Zecche:cosa sono,specie,aspetto,che fanno,come eliminarle
Tra tutti i gruppi animali, gli Acari sono senza dubbio il più vario dal punto di vista ecologico e probabilmente il più ricco di specie e di individui. "Zecca" (lat. scient. IXODOIDEA) è il nome comune - di origine longobarda- con cui vengono identificate varie specie di Acari appartenenti a due grandi famiglie: ARGASIDI e IXODIDI, riconoscibili fra loro in tutti gli stadi di sviluppo dall'ipostoma, parte ventrale dell'apparato boccale, negli Ixodidi terminale ed a forma di 'doccia'. La loro puntura, a differenza di quella delle pulci, NON è fastidiosa o dolorosa: l'ospite può non rendersi neanche conto di essere stato attaccato. Questa caratteristica, insieme al fatto che possono veicolare malattie molto più serie, le rende molto più subdole e pericolose dell'infestazione da pulci. D'altro lato, sono un poco più facili da eliminare, dato che rimangono sulla cute dell'animale e non si incistiscono in giro per casa. E' consigliabile, dopo la loro rimozione, effettuare dei controlli diagnostici sugli ospiti attaccati, sia persone che animali domestici.
Ci sono oltre 850 differenti specie di zecche: hanno l'aspetto di rotondi aracnidi relativamente grandi, distinguibili fra loro per varie caratteristiche. Tutte sono comunque ectoparassiti (=parassiti esterni) ematòfagi (=mangiatori di sangue) di molti Vertebrati terrestri -Mammiferi e Uccelli specialmente- incluso l'Uomo: inseriscono la testa SOTTO la pelle dell'animale, e ne succhiano il sangue. A differenza delle pulci, vi è una scarsa specificità per quanto riguarda la scelta degli ospiti.
Le zecche succhiano il sangue dell'ospite e poi si accoppiano, dopo di che le femmine gravide si lasciano cadere a terra per deporre le uova, che hanno un guscio molto resistente alla maggior parte dei prodotti antiparassitari in commercio. Le giovani zecche appena nate si mettono in attesa di arrampicarsi su qualche animale e possono rimanere senza cibo anche per periodi molto lunghi; quando riescono a salire su un ospite, cominciano subito a riempirsi di sangue, poi si accoppiano ed il ciclo ricomincia. Quando la temperatura esterna scende sotto i 10-12 gradi o sale sopra i 25-30, oppure quando c'e' poca umidità, le zecche si rifugiano sotto terra, dove restano anche per mesi, in attesa che le condizioni ambientali migliorino. Il problema più frequente causato dalle zecche e' l'anemia dovuta alla perdita di sangue, che può causare debolezza estrema, ritardi di accrescimento, dimagrimento e morte. Inoltre alcune zecche sono portatrici di un parassita del sangue, che entra nei globuli rossi e li rompe, provocando nel cane una grave malattia detta "PIROPLASMOSI", che si manifesta con mancanza di appetito, febbre molto alta, depressione, tremori e soprattutto (ma non sempre) urina di colore molto scuro, a volte simile al caffè.
Se ne scoviamo una tra il pelo del nostro gatto, non dobbiamo allarmarci. Non è il caso di chiamare il veterinario, che diventa necessario solo in caso di gravi infestazioni da parassiti.
Se si tratta di una zecca sola possiamo eliminarla facilmente, stando attenti ad un paio di cose. Prima di tutto non si deve strapparla via dalla pelle del gatto. L’apparato boccale della zecca è formato da una serie di uncini che vengono conficcati nella pelle e che permettono una certa stabilità. Se strappiamo la zecca, questi uncini possono rimanere nella cute, causando anche un’infezione. La cosa da fare invece è quella di far “mollare la presa” alla zecca. Per questo ci sono diversi sistemi. Si può versare sulla zecca un po' di olio di oliva, prenderla poi con due dita e "svitarla" in senso antiorario per staccare gli uncini dalla pelle.http://www.gatto-web.com/index.php/Le-zecche.htm
Ci sono oltre 850 differenti specie di zecche: hanno l'aspetto di rotondi aracnidi relativamente grandi, distinguibili fra loro per varie caratteristiche. Tutte sono comunque ectoparassiti (=parassiti esterni) ematòfagi (=mangiatori di sangue) di molti Vertebrati terrestri -Mammiferi e Uccelli specialmente- incluso l'Uomo: inseriscono la testa SOTTO la pelle dell'animale, e ne succhiano il sangue. A differenza delle pulci, vi è una scarsa specificità per quanto riguarda la scelta degli ospiti.
Le zecche succhiano il sangue dell'ospite e poi si accoppiano, dopo di che le femmine gravide si lasciano cadere a terra per deporre le uova, che hanno un guscio molto resistente alla maggior parte dei prodotti antiparassitari in commercio. Le giovani zecche appena nate si mettono in attesa di arrampicarsi su qualche animale e possono rimanere senza cibo anche per periodi molto lunghi; quando riescono a salire su un ospite, cominciano subito a riempirsi di sangue, poi si accoppiano ed il ciclo ricomincia. Quando la temperatura esterna scende sotto i 10-12 gradi o sale sopra i 25-30, oppure quando c'e' poca umidità, le zecche si rifugiano sotto terra, dove restano anche per mesi, in attesa che le condizioni ambientali migliorino. Il problema più frequente causato dalle zecche e' l'anemia dovuta alla perdita di sangue, che può causare debolezza estrema, ritardi di accrescimento, dimagrimento e morte. Inoltre alcune zecche sono portatrici di un parassita del sangue, che entra nei globuli rossi e li rompe, provocando nel cane una grave malattia detta "PIROPLASMOSI", che si manifesta con mancanza di appetito, febbre molto alta, depressione, tremori e soprattutto (ma non sempre) urina di colore molto scuro, a volte simile al caffè.
Se ne scoviamo una tra il pelo del nostro gatto, non dobbiamo allarmarci. Non è il caso di chiamare il veterinario, che diventa necessario solo in caso di gravi infestazioni da parassiti.
Se si tratta di una zecca sola possiamo eliminarla facilmente, stando attenti ad un paio di cose. Prima di tutto non si deve strapparla via dalla pelle del gatto. L’apparato boccale della zecca è formato da una serie di uncini che vengono conficcati nella pelle e che permettono una certa stabilità. Se strappiamo la zecca, questi uncini possono rimanere nella cute, causando anche un’infezione. La cosa da fare invece è quella di far “mollare la presa” alla zecca. Per questo ci sono diversi sistemi. Si può versare sulla zecca un po' di olio di oliva, prenderla poi con due dita e "svitarla" in senso antiorario per staccare gli uncini dalla pelle.http://www.gatto-web.com/index.php/Le-zecche.htm
Malattie dei gatti:parassiti,quali speci,come prevenire,come curare
I vermi sono dannosi parassiti che, se trascurati provocano seri problemi alla salute del gatto.
Ci sono molte specie di vermi: i più comuni sono gli ascaridi, i coccidi e la tenia. Quasi tutti i gattini hanno i vermi che gli sono stati trasmessi dalla madre. E' praticamente impossibile prevenire tali parassitosi e non vi è alcuna differenza se la madre è stata sverminata regolarmente o no.
Questo è il motivo per cui i gattini vengono di solito , sver dall'allevatore in tenera età, o sottoposti al trattamento prima di essere affidati al nuovo proprietario.
Trattamenti antiparassitari con frequenza semestrale garantiscono ad un gatto adulto un'adeguata protezione dai vermi.
Se sospettate una possibile infestazione da vermi, portate sia il gatto sia un campione di feci (preso da poco) dal veterinario: non tentate di autoprescrivervi dei farmaci da banco, perchè è molto difficile che possiate aver individuato la terapia corretta. In più, il veterinario vi può consigliare circa le precauzioni necessarie ad evitare il ripetersi del problema.
Non sempre l'esame delle feci è sufficiente, da solo, a stabilire il tipo di parassita eventualmente presente (le tenie, in particolare, sfuggono spesso alla rilevazione), ma è comunque una buona regola far effettuare periodicamente l'esame delle feci.http://www.gatto-web.com/index.php/I-vermi.htm
Ci sono molte specie di vermi: i più comuni sono gli ascaridi, i coccidi e la tenia. Quasi tutti i gattini hanno i vermi che gli sono stati trasmessi dalla madre. E' praticamente impossibile prevenire tali parassitosi e non vi è alcuna differenza se la madre è stata sverminata regolarmente o no.
Questo è il motivo per cui i gattini vengono di solito , sver dall'allevatore in tenera età, o sottoposti al trattamento prima di essere affidati al nuovo proprietario.
Trattamenti antiparassitari con frequenza semestrale garantiscono ad un gatto adulto un'adeguata protezione dai vermi.
Se sospettate una possibile infestazione da vermi, portate sia il gatto sia un campione di feci (preso da poco) dal veterinario: non tentate di autoprescrivervi dei farmaci da banco, perchè è molto difficile che possiate aver individuato la terapia corretta. In più, il veterinario vi può consigliare circa le precauzioni necessarie ad evitare il ripetersi del problema.
Non sempre l'esame delle feci è sufficiente, da solo, a stabilire il tipo di parassita eventualmente presente (le tenie, in particolare, sfuggono spesso alla rilevazione), ma è comunque una buona regola far effettuare periodicamente l'esame delle feci.http://www.gatto-web.com/index.php/I-vermi.htm
mercoledì 19 maggio 2010
Antiparassitari:Advantix può provocare allergia,ecco i sintomi
Spesso l'Advantix può causare allergia al cane, che si manifesta in modi diversi:
- il cane si gonfia, specie sul muso
- comparsa di dermatite allergica
- sintomi neurologici, comprendenti il cane che corre da parte a parte, che gira in tondo su se stesso, che fissa imbambolato il vuoto, che rimane fermo per tutto il giorno
- il cane si gonfia, specie sul muso
- comparsa di dermatite allergica
- sintomi neurologici, comprendenti il cane che corre da parte a parte, che gira in tondo su se stesso, che fissa imbambolato il vuoto, che rimane fermo per tutto il giorno
martedì 18 maggio 2010
Antiparassitari:quali sono,quali scegliere,modo d'uso,effetti,componenti e pareri
- ADVANTIX SPOT-ON:Per la prevenzione ed il trattamento dalle infestazioni da pulci e zecche e come repellente nei confronti di zanzare e flebotomi nei cani
1 pipetta monodose da 2,5 ml contiene Imidacloprid 250 mg, Permetrina 1250 mg.
Non utilizzare su cuccioli di età inferiore a 7 settimane.
Tossico per i gatti!
°Repelle ed elimina le zecche e le pulci sul cane riducendo il rischio di trasmissioni di malattie come borreliosi, rickettsiosi, ehrlichiosi.
°Può essere utilizzato quale parte della strategia di trattamento della dermatite allergica da pulci.
°Effetto larvicida di Imidacloprid contro le pulci nell'ambiente frequentato dal cane.
°Repellente contro le zanzare e flebotomi: riduce il rischio di trasmissione di malattie come la leishmaniosi.
°Efficace anche se il cane si bagna.
°Può essere usato in cagne in gravidanza e in allattamento.
Un trattamento previene l'infestazione da zecche e da pulci e favorisce un'attività repellente nei confronti di zanzare e flebotomi per 4 settimane.
-ADVANTAGE:
Solo spot-on, contiene Imacloprid.
E' un ectoparassiticida attivo contro le pulci per 4 settimane, anche se il cane si bagna.
Non ha azione contro altri parassiti e risulta molto ben tollerato per la sua scarsa tossicità
- DUOWIN :
Solo spray, contiene Permetrina e Piriproxifene (ovicida e larvicida);
il primo principio attivo risulta repellente verso i pappataci (prevenzione della leishmaniosi), oltre ad essere efficace su pulci e zecche
Non può essere usato sul gatto, verso il quale manifesta una tossicità notevole.
Anche se non viene specificato, l'effetto dovrebbe essere quantomeno ridotto dal lavaggio o dai bagni
- EXSPOT SPOT-ON: Una dose, pari ad 1 Ml, contiene Permetrina .
NON USARE NEI GATTI in quanto per loro il principio attivo della permetrina è tossico anche in minime quantità.
E' assolutamente innocuo per i cani in quanto già somministrabile dopo le prime due settimane di vita, per assicurare fin da subito la prevenzione a qualsiasi tipo di infestazione.
Efficace contro zecche, flebotomi, mosche, zanzare, pulci e pidocchi.
- FRONTLINE Sia in spot-on che in spray.
Tratta e previene le infestazioni da pulci e zecche per circa un mese; il cane può essere lavato, ma non nei 2 giorni antecedenti o successivi al trattamento.
- SCALIBOR E' un collare che contiene e rilascia Deltametrina;
è attivo contro pulci, zecche e pappataci, esercitando anche una notevole azione repellente.
Ha una durata notevole (6 mesi) e funziona anche se bagnato.
Per la sua azione contro i pappataci è utile nel prevenire la leishmaniosi in cani che vivono in zone a rischio.
- STRONGHOLD: Solo spot-on.
Il principio attivo è il Selamectin; è attivo contro filaria, pulci, acari dell'orecchio, rogna sarcoptica ed ascaridi.
Non ha alcun effetto su zanzare o pappataci e, stando al bugiardino, probabilmente nemmeno su zecche.
Il cane può essere lavato trascorse 2 ore dalla somministrazione.
Per chi preferisce i prodotti naturali ho trovato questo
- FlyBlock
esiste sia in forma spot-on che spray:
Protezione naturale contro gli agenti biologici esterni ( parassiti come flebotomi, acari, zecche, zanzare e pulci);
Preparato vegetale con oli essenziali, malaleuca e pompelmo.
Il timolo, l'eugenolo e il linalolo sono naturalmente attivi contro vari parassiti.
Consigliati per una naturale protezione da agenti biologici esterni ( flebotomi, acari, zecche, zanzare e pulci ).
Scatola da 6 fiale da usare una al mese, o in caso di maggiore esposizione, ogni 15 giorni.
Componenti principali:
Manuka, Pompelmo, Olio di Neem, Complesso vitaminico B, Malaleuca
-Beaphar Bio Spot on al Neem
Bio Spot on natural line in gocce è stato creato per allontanare le zanzare ed altri insetti dai cani. Totalmente naturale contiene l'estratto della pianta del Neem , che cresce in India e nel Bangladesh.
Il Neem è il repellente naturale più efficace che si conosca contro gli insetti in genere, tanto è vero che sulle piante del Neem non sono mai stati trovati insetti !!
Le gocce di Bio Spot On Plus non contengono insetticidi, componenti o ingredienti tossici per l'uomo o per il cane e possono essere tranquillamente utilizzate anche sui cucciolihttp://baumiao.forumcommunity.net/?t=8192168
giovedì 1 aprile 2010
Parassiti intestinali e cutanei del gatto,quali sono e come si riconoscono
I parassiti
Anche i gatti d’appartamento possono avere i parassiti intestinali (trasmessi dalla madre al cucciolo o dalle pulci) o i parassiti cutanei.
I parassiti intestinali
Ascaridi: (vermi tondi)
Possono comparire nelle feci e hanno un aspetto simile agli spaghetti, vengono contratti dalla madre infetta durante l’allattamento o mediante l’ingestione delle uova presenti nel terreno contaminato da feci di altri animali infetti. Il gatto infestato presenta addome gonfio, pelo opaco, diarrea e magrezza nonostante un buon appetito. L’infestazione è rischiosa anche per l’uomo quindi bisogna rivolgersi sempre al veterinario per la sverminazione. Occorre trattare la gatta gravida 15 giorni prima e un mese dopo il parto, i gattini a 1-3-6 mesi e i gatti che escono almeno 1-2 volte l’anno.
Cestodi: (vermi piatti o tenie)
Sono simili a chicchi di riso nelle feci o intorno all’ano. Il gatto li contrae ingerendo le pulci adulte durante le operazioni di pulizia o, più raramente, mangiando visceri di animali infetti. Il gatto può presentare prurito anale, magrezza nonostante un buon appetito e pelo opaco. La presenza di questo tipo di parassiti deve fare sospettare anche la presenza di pulci, quindi bisognerà trattare l’animale contro entrambi i parassiti.
Protozoi: (Giardia, coccidi)
Il gatto presenta diarrea, è necessario rivolgersi al veterinario per la diagnosi e la terapia.
I parassiti cutanei
Acari
Sono parassiti che si localizzano nelle orecchie e sulla cute dando luogo a un intenso prurito.
Dermatofiti
Funghi della pelle. Colpiscono soprattutto i gattini randagi e determinano la comparsa di zone della cute in cui manca il pelo. Sono contagiosi anche per l’uomo quindi se avete qualsiasi dubbio portate il gatto dal veterinario per una visita e un esame del pelo. Di solito non causano prurito.
Pidocchi
Si possono riscontrare in gatti che frequentano zone molto infestate (ad esempio pollai). Le uova dei pidocchi (lendini) si riconoscono come delle scagliette bianche sul pelo (forfora che non si stacca).
Pulci
Il vostro gatto potrebbe avere le pulci anche se vive soltanto in appartamento. Questi parassiti possono essere portati in casa da un altro animale che esce (ad esempio il cane) e qui portare a termine il loro ciclo di vita favoriti dalle alte temperature garantite dai riscaldamenti domestici. Per verificare la presenza delle pulci provate a spazzolare il gatto e poi a scuotere la spazzola nel lavandino: se vedete cadere dei puntini neri che a contatto con l’acqua si sciolgono e diventano sangue (escrementi di pulce), la risposta è positiva. Le infestazioni da pulci causano prurito e mordicchiamenti.
Zecche
Raramente si trovano sui gatti, a meno che questi siano liberi di uscire e frequentino zone molto infestate (ad esempio prati dove pascolano le pecore). Non causano pruritohttp://www.solvcat.com/lasalutedeltuogatto/ilgattoadulto/articolo/0,,55338-7-0,00.htm#urinario
Anche i gatti d’appartamento possono avere i parassiti intestinali (trasmessi dalla madre al cucciolo o dalle pulci) o i parassiti cutanei.
I parassiti intestinali
Ascaridi: (vermi tondi)
Possono comparire nelle feci e hanno un aspetto simile agli spaghetti, vengono contratti dalla madre infetta durante l’allattamento o mediante l’ingestione delle uova presenti nel terreno contaminato da feci di altri animali infetti. Il gatto infestato presenta addome gonfio, pelo opaco, diarrea e magrezza nonostante un buon appetito. L’infestazione è rischiosa anche per l’uomo quindi bisogna rivolgersi sempre al veterinario per la sverminazione. Occorre trattare la gatta gravida 15 giorni prima e un mese dopo il parto, i gattini a 1-3-6 mesi e i gatti che escono almeno 1-2 volte l’anno.
Cestodi: (vermi piatti o tenie)
Sono simili a chicchi di riso nelle feci o intorno all’ano. Il gatto li contrae ingerendo le pulci adulte durante le operazioni di pulizia o, più raramente, mangiando visceri di animali infetti. Il gatto può presentare prurito anale, magrezza nonostante un buon appetito e pelo opaco. La presenza di questo tipo di parassiti deve fare sospettare anche la presenza di pulci, quindi bisognerà trattare l’animale contro entrambi i parassiti.
Protozoi: (Giardia, coccidi)
Il gatto presenta diarrea, è necessario rivolgersi al veterinario per la diagnosi e la terapia.
I parassiti cutanei
Acari
Sono parassiti che si localizzano nelle orecchie e sulla cute dando luogo a un intenso prurito.
Dermatofiti
Funghi della pelle. Colpiscono soprattutto i gattini randagi e determinano la comparsa di zone della cute in cui manca il pelo. Sono contagiosi anche per l’uomo quindi se avete qualsiasi dubbio portate il gatto dal veterinario per una visita e un esame del pelo. Di solito non causano prurito.
Pidocchi
Si possono riscontrare in gatti che frequentano zone molto infestate (ad esempio pollai). Le uova dei pidocchi (lendini) si riconoscono come delle scagliette bianche sul pelo (forfora che non si stacca).
Pulci
Il vostro gatto potrebbe avere le pulci anche se vive soltanto in appartamento. Questi parassiti possono essere portati in casa da un altro animale che esce (ad esempio il cane) e qui portare a termine il loro ciclo di vita favoriti dalle alte temperature garantite dai riscaldamenti domestici. Per verificare la presenza delle pulci provate a spazzolare il gatto e poi a scuotere la spazzola nel lavandino: se vedete cadere dei puntini neri che a contatto con l’acqua si sciolgono e diventano sangue (escrementi di pulce), la risposta è positiva. Le infestazioni da pulci causano prurito e mordicchiamenti.
Zecche
Raramente si trovano sui gatti, a meno che questi siano liberi di uscire e frequentino zone molto infestate (ad esempio prati dove pascolano le pecore). Non causano pruritohttp://www.solvcat.com/lasalutedeltuogatto/ilgattoadulto/articolo/0,,55338-7-0,00.htm#urinario
mercoledì 24 marzo 2010
Leishmania,malattia infettiva e contagiosa a carattere zoonosico
Leishmania
Si tratta di una malattia infettiva e contagiosa a carattere zoonosico, ad andamento generalmente cronico causata da protozoi del genere Leishmania.Le leishmanie vennero viste per la prima volta da Cunningham in India nel 1885 in persone affette da "bottone d'Oriente". Nel 1903 Marchand osservò dei parassiti, simili a quelli visti da Cunningham, in strisci di milza di un cinese morto in Germania di "Kala-azar"; nello stesso anno e quasi contemporaneamente, Leishman e Donovan descrissero dei microrganismi identici ritrovati in persone ammalate di "Kala-azar".
Questi parassiti vennero denominati Piroplasma donovani da Laveran e Mesnil e Leishmania donovani da Ross, mentre i protozoi ritrovati nelle forme di "bottone d'Oriente" vennero chiamati da Wright Leishmania tropica.
Nel 1909 Linderberg isolò dalle ulcere cutanee di un brasiliano un parassita denominato da Vianna (1911) Leishmania braziliensis.
La prima segnalazione di leishmaniosi canina è del 1908 (Nicolle e Comte); in seguito si ebbero diverse altre segnalazioni sulla presenza delle leishmanie in altre specie animali.
Per quanto riguarda l'agente vettore del parassita, il primo a sospettare i flebotomi fu Pressat nel 1905.
Nel 1990 l'OMS riportò i casi di leishmaniosi umana nel mondo nel numero di 12 milioni circa, con un incremento intorno a 400.000 - 1.200.000 di nuovi casi ogni anno, in particolare in paesi della fascia equatoriale e subequatoriale.
La diffusione della malattia risulta influenzata da molti fattori:
- - Ambiente (densità dei flebotomi nelle aree endemiche, altitudine e caratteristiche geologiche del territorio, ecc.);
- - Clima (temperatura, tasso di umidità, ecc.);
- - Condizioni socio-sanitarie (malnutrizione, incidenza nella popolazione umana di soggetti affetti da immunodeficienza acquisita, elevata concentrazione di animali infetti, randagismo, ecc.);
- - Mancanza di presidi immunizzanti (ossia vaccini) efficaci sia nell'uomo che nel cane.http://www.difossombrone.it/main88leishmania.htm
domenica 18 gennaio 2009
Malattie Parassitarie del Cane
Filariosi
Con il ritorno del caldo ecco riappare il problema zanzare e con loro lo spettro della filaria.
Che cos'è la filaria e che danni comporta per il nostro amico a quattro zampe?
La filariosi cardiopolmonare è una malattia grave provocata da un verme parassita, la Dirofilaria immitis, trasmessa dalla puntura di zanzare infette.
Le zanzare si infettano succhiando sangue da cani infetti e, tramite la puntura a cani sani, trasmettono le microfilarie.
Le microfilarie una volta raggiunto il torrente sanguigno crescono e i vermi adulti si localizzano nell'arteria polmonare e nell'atrio destro del cuore. La localizzazione cardiopolmonare avviene 4-5 mesi dopo la puntura della zanzara.
Il proprietario si accorge che il cane si affatica e si stanca facilmente e può presentare tosse e difficoltà respiratoria.
L'esame del sangue, eseguito dal veterinario, serve per confermare il sospetto diagnostico. La terapia per questa malattia è molto costosa e molto rischiosa e la maggior parte delle volte si rischia di perdere l'animale.
La parte del leone la svolge la prevenzione. Con una corretta profilassi possiamo essere sicuri che i nostri amici pelosi non prenderanno la malattia.
Come si svolge la prevenzione?
Basterà portare il cane dal veterinario e chiedergli di eseguire il test per la filaria. Il test è molto semplice, bastano poche gocce di sangue, ed entro pochi minuti avrete il responso.
Se il soggetto è negativo, il collega vi prescriverà un prodotto da somministrare una volta al mese, solitamente sotto forma di compresse, per tutto il periodo estivo (al nord Italia da aprile/maggio fino a ottobre/novembre).
Con questi accorgimenti potrete stare sicuri che il vostro amato cane non prenderà la filaria e vi regalerà lunghi anni di amore e soddisfazioni.
a cura di: Dr. Edmondo Vatta
Parassiti esterni:
(pulci, pidocchi, zecche) succhiano il sangue e provocano danni locali con irritazione e prurito. Possono trasmettere anche malattie.
Parassiti interni:
le più comuni parassitosi del cucciolo sono quelle dovute a vermi rotondi (nematodi) intestinali (ascaridi), da cui i cuccioli sono quasi sempre colpiti.
Parassitosi intestinale
Le verminosi del cane sono imputabili a numerosi tipi di parassiti: li suddivideremo in due categorie, a ciclo diretto, che passano cioè direttamente da animale ad animale, e a ciclo indiretto, quando prima di infestare nuovamente il cane avviene un passaggio su un cosiddetto “ospite intermedio” (coniglio, pecora, pulce ecc.) su cui compiono una parte
del loro ciclo vitale.Tra i più diffusi si annoverano gli ascaridi che sono grossi vermi bianchi che vivono nell'intestino tenue.Esistono due vie di infestazione: una è rappresentata dall'uovo del parassita che si trova nel terreno, l'altra dalla larva migrante attraverso la cute.
Parassiti a ciclo indiretto
Tra i vermi detti piatti si annoverano le tenie. Va premesso che non si trasmettono direttamente da cane a cane, poichè possiedono un ciclo indiretto passando attraverso un ospite intermedio. Il parassita adulto vive nell'intestino del Cane ed emette delle proglottidi (segmenti ben visibili nelle feci) che contengono delle uova. Se queste sono ingerite dall'ospite si sviluppano su di esso, diventano larve e a questo punto possono infestare il cane. I cani sono infestati principalmente dalle tenie pisiforme,cucumerina ed eccezionalmente dall'echinococco.Mentre per le prime due il ciclo è rappresentato rispettiva mente da coniglio-cane e da pulce-cane, per I'echinocco si realizza attraverso I'ingestione di carni bovine e ovine infestate. Anche l'uomo può essere colpito da echinococcosi con gravi conseguenze.La prevenzione delle teniasi può essere attuata evitando di somministrare al cane viscere di coniglio o lepre (tenia pisiforme),disinfestandolo periodicamente dalle pulci (tenia cucumerina), utilizzando carni cotte (tenia echinococco).A proposito di quest’ultima, stante la sua pericolosità per l'uomo, sarà opportuno, nelle zone infette, anche una profilassi diretta sull'animale con la periodica somministrazione di farmaci.
Parassiti a ciclo diretto
L'uovo ha un guscio resistente che gli consente di sopravvivere per anni; inoltre aderisce, perché appiccicoso, al pelo e alle zampe del cane che 10 assume leccandosi.Le larve che nascono dalle uova ingerite migrano attraverso i tessuti e come tali rimangono così somatizzate.Se una femmina infestata è gravida, le larve migranti raggiungono il cucciolo per via placentare alla quarta settimana di gravidanza.
Dopo la nascita gli ascaridi maturano nell'intesti no del neonato e successivamente iniziano a deporre le uova .Poiché non tutte le larve migrano da una cagna, questa può infettare cucciolate successive con la stessa modalità Finche dispone di larve infestanti.Alcune di esse migrano attraverso le ghiandole mammarie e di qui infestano nuovamente i cuccioli che vengono allattati. I vermi sono innocui se si trovano in numero limitato, ma infestazioni numerose producono effetti generali notevoli quali diarrea, addome gonfio, inappetenza. È abbastanza facile eliminare i parassiti dalI'intestino del cane mentre è ancora impossibile distruggere le larve somatizzate; per questa ragione una cagna potrà trasmettere ascaridi ai propri cuccioli anche se I'esame delle feci risulta negativo.Esistono dei parassiti molto più pericolosi questi e cioè gli ancilostomi e le uncinarie Piccoli e brevi, possiedono dei denticoli coi quali tranciano i villi intestinali per nutrirsi ( del sangue dell'ospite, portando a morte talvolta intere cucciolate a causa della notevole anemizzazione e delle emorragie prodotte nei soggetti colpiti.L'infestazione da tricocefali avviene per via orale e i soggetti adulti vivono nel cieco e nel colon. In caso di massicce infestazioni si manifestano gravi disturbi intestinali con diarrea emorragica, anemia, apatia, dimagrimento nonché scarso rendimento nei cani da caccia e da lavoro. La razza più sensibile a questa parassitosi è “I'epagneul breton” e non sono infrequenti decessi provocati da infestazioni massicce.
Per la prevenzione delle infestazioni da parassiti a ciclo diretto è essenziale I'igiene ambientale poichè l'animale assume le uova disseminate con le feci.Uno dei mezzi più efficaci per distruggerle è il calore. L'impiego di lanciafiamme è indicato sui pavimenti di cemento o di mattone, sul terreno è poco efficace. Per i cani che vivono in parchi, giardini o appartamenti si consiglia un esame periodico delle feci (due-tre volte l'anno) in modo da poter intervenire prima che la parassitosi provochi seri danni.
http://www.cani.net/web_cani/malattie_parassitarie_cane.htm
Con il ritorno del caldo ecco riappare il problema zanzare e con loro lo spettro della filaria.
Che cos'è la filaria e che danni comporta per il nostro amico a quattro zampe?
La filariosi cardiopolmonare è una malattia grave provocata da un verme parassita, la Dirofilaria immitis, trasmessa dalla puntura di zanzare infette.
Le zanzare si infettano succhiando sangue da cani infetti e, tramite la puntura a cani sani, trasmettono le microfilarie.
Le microfilarie una volta raggiunto il torrente sanguigno crescono e i vermi adulti si localizzano nell'arteria polmonare e nell'atrio destro del cuore. La localizzazione cardiopolmonare avviene 4-5 mesi dopo la puntura della zanzara.
Il proprietario si accorge che il cane si affatica e si stanca facilmente e può presentare tosse e difficoltà respiratoria.
L'esame del sangue, eseguito dal veterinario, serve per confermare il sospetto diagnostico. La terapia per questa malattia è molto costosa e molto rischiosa e la maggior parte delle volte si rischia di perdere l'animale.
La parte del leone la svolge la prevenzione. Con una corretta profilassi possiamo essere sicuri che i nostri amici pelosi non prenderanno la malattia.
Come si svolge la prevenzione?
Basterà portare il cane dal veterinario e chiedergli di eseguire il test per la filaria. Il test è molto semplice, bastano poche gocce di sangue, ed entro pochi minuti avrete il responso.
Se il soggetto è negativo, il collega vi prescriverà un prodotto da somministrare una volta al mese, solitamente sotto forma di compresse, per tutto il periodo estivo (al nord Italia da aprile/maggio fino a ottobre/novembre).
Con questi accorgimenti potrete stare sicuri che il vostro amato cane non prenderà la filaria e vi regalerà lunghi anni di amore e soddisfazioni.
a cura di: Dr. Edmondo Vatta
Parassiti esterni:
(pulci, pidocchi, zecche) succhiano il sangue e provocano danni locali con irritazione e prurito. Possono trasmettere anche malattie.
Parassiti interni:
le più comuni parassitosi del cucciolo sono quelle dovute a vermi rotondi (nematodi) intestinali (ascaridi), da cui i cuccioli sono quasi sempre colpiti.
Parassitosi intestinale
Le verminosi del cane sono imputabili a numerosi tipi di parassiti: li suddivideremo in due categorie, a ciclo diretto, che passano cioè direttamente da animale ad animale, e a ciclo indiretto, quando prima di infestare nuovamente il cane avviene un passaggio su un cosiddetto “ospite intermedio” (coniglio, pecora, pulce ecc.) su cui compiono una parte
del loro ciclo vitale.Tra i più diffusi si annoverano gli ascaridi che sono grossi vermi bianchi che vivono nell'intestino tenue.Esistono due vie di infestazione: una è rappresentata dall'uovo del parassita che si trova nel terreno, l'altra dalla larva migrante attraverso la cute.
Parassiti a ciclo indiretto
Tra i vermi detti piatti si annoverano le tenie. Va premesso che non si trasmettono direttamente da cane a cane, poichè possiedono un ciclo indiretto passando attraverso un ospite intermedio. Il parassita adulto vive nell'intestino del Cane ed emette delle proglottidi (segmenti ben visibili nelle feci) che contengono delle uova. Se queste sono ingerite dall'ospite si sviluppano su di esso, diventano larve e a questo punto possono infestare il cane. I cani sono infestati principalmente dalle tenie pisiforme,cucumerina ed eccezionalmente dall'echinococco.Mentre per le prime due il ciclo è rappresentato rispettiva mente da coniglio-cane e da pulce-cane, per I'echinocco si realizza attraverso I'ingestione di carni bovine e ovine infestate. Anche l'uomo può essere colpito da echinococcosi con gravi conseguenze.La prevenzione delle teniasi può essere attuata evitando di somministrare al cane viscere di coniglio o lepre (tenia pisiforme),disinfestandolo periodicamente dalle pulci (tenia cucumerina), utilizzando carni cotte (tenia echinococco).A proposito di quest’ultima, stante la sua pericolosità per l'uomo, sarà opportuno, nelle zone infette, anche una profilassi diretta sull'animale con la periodica somministrazione di farmaci.
Parassiti a ciclo diretto
L'uovo ha un guscio resistente che gli consente di sopravvivere per anni; inoltre aderisce, perché appiccicoso, al pelo e alle zampe del cane che 10 assume leccandosi.Le larve che nascono dalle uova ingerite migrano attraverso i tessuti e come tali rimangono così somatizzate.Se una femmina infestata è gravida, le larve migranti raggiungono il cucciolo per via placentare alla quarta settimana di gravidanza.
Dopo la nascita gli ascaridi maturano nell'intesti no del neonato e successivamente iniziano a deporre le uova .Poiché non tutte le larve migrano da una cagna, questa può infettare cucciolate successive con la stessa modalità Finche dispone di larve infestanti.Alcune di esse migrano attraverso le ghiandole mammarie e di qui infestano nuovamente i cuccioli che vengono allattati. I vermi sono innocui se si trovano in numero limitato, ma infestazioni numerose producono effetti generali notevoli quali diarrea, addome gonfio, inappetenza. È abbastanza facile eliminare i parassiti dalI'intestino del cane mentre è ancora impossibile distruggere le larve somatizzate; per questa ragione una cagna potrà trasmettere ascaridi ai propri cuccioli anche se I'esame delle feci risulta negativo.Esistono dei parassiti molto più pericolosi questi e cioè gli ancilostomi e le uncinarie Piccoli e brevi, possiedono dei denticoli coi quali tranciano i villi intestinali per nutrirsi ( del sangue dell'ospite, portando a morte talvolta intere cucciolate a causa della notevole anemizzazione e delle emorragie prodotte nei soggetti colpiti.L'infestazione da tricocefali avviene per via orale e i soggetti adulti vivono nel cieco e nel colon. In caso di massicce infestazioni si manifestano gravi disturbi intestinali con diarrea emorragica, anemia, apatia, dimagrimento nonché scarso rendimento nei cani da caccia e da lavoro. La razza più sensibile a questa parassitosi è “I'epagneul breton” e non sono infrequenti decessi provocati da infestazioni massicce.
Per la prevenzione delle infestazioni da parassiti a ciclo diretto è essenziale I'igiene ambientale poichè l'animale assume le uova disseminate con le feci.Uno dei mezzi più efficaci per distruggerle è il calore. L'impiego di lanciafiamme è indicato sui pavimenti di cemento o di mattone, sul terreno è poco efficace. Per i cani che vivono in parchi, giardini o appartamenti si consiglia un esame periodico delle feci (due-tre volte l'anno) in modo da poter intervenire prima che la parassitosi provochi seri danni.
http://www.cani.net/web_cani/malattie_parassitarie_cane.htm
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