domenica 29 gennaio 2012

Tutto quello che c'è da sapere sulla sterilizzazione e castrazione - Cane

Tutto quello che c'è da sapere sulla sterilizzazione e castrazione - Cane:
CASTRAZIONE MASCHILE

Si può procedere sull’apparato genitale maschile con due diversi interventi:
1) ORCHIECTOMIA ovvero asportando interamente i testicoli;
2) VASECTOMIA ovvero legando i cordoni (che sono formati da arteria e vena e dal dotto deferente per lo sperma) dei testicoli.
In caso di ORCHIECTOMIA si procede all’asportazione totale dei testicoli, intervento definitivo che rende il cane sterile e non più in grado di produrre testosterone (è sospesa anche l’attività ormonale).
Procedendo invece con una VASECTOMIA si procede alla legatura del funicolo spermatico. In questo modo l’attività ormonale del testicolo è mantenuta e il testosterone viene secreto normalmente. E’ un intervento che potrebbe anche essere reversibile (in umana lo è). Un cane vasectomizzato continuerà a sentire il calore delle femmine e a volerle montare, con la differenza di non poterle fecondare. Potrebbe quindi condurre una normalissima e attiva vita sessuale senza il pericolo di mettere incinta delle cagnette (se si ha l’accortezza di attendere almeno 2 mesi dall’intervento perché ci saranno pericoli di spermatozoi residui nei dotti) ma rimarrebbero alti i rischi di trasmissione di malattie veneree (es. il Sarcoma di Sticker).
Si decide di procedere ad un intervento di castrazione per vari motivi. Forse il più diffuso (a parte problemi prostatici in avanzata età dell’animale) è il CRIPTORCHIDISMO ovvero la mancata discesa nello scroto di un testicolo (CRIPTORCHIDISMO MONOLATERALE) o di entrambi (CRIPTORCHIDISMO BILATERALE). In casi infatti di testicoli ritenuti si consiglia l’asportazione degli stessi entro il 4° anno di età perché tali organi possono portare a neoplasie tumorali. Non si procede con castrazione invece in casi di MONORCHIDISMO (presenza di uno e un solo testicolo) normalmente sceso nello scroto (ovviamente se tale unico testicolo è pure ritenuto si procederà alla castrazione per i motivi sopra detti).
Ci sono casi in cui i proprietari di cani criptorchidi o monorchidi procedono, in vari modi, a fare in modo che “esteticamente” questa cosa non sia visibile. Su cani criptorchidi viene eseguita una ORCHIDOPESSI ovvero il riposizionamento del testicolo ritenuto nello scroto accanto all’altro regolarmente sceso o addirittura il riposizionamento di entrambi. C’è chi lo fa solo per un estremo senso estetico e non vuole che il suo cane abbia questo “difetto”.. e c’è chi invece cerca di non far capire che esiste questo problema. E’ bene sapere che un cane criptorchide non può andare in mostra, non può essere usato come riproduttore, e via discorrendo. Presentare in gara un cane che abbia subito una orchidopessi è una frode grande!
La castrazione (solo l’orchiectomia) non ha grosse controindicazione nei cani (nei gatti, viceversa, possono sorgere dei problemi legati alle patologie delle basse vie urinarie). Se il cane viene castrato in giovane età si possono avere degli effetti “calmanti” sul carattere dell’animale. In questo senso la castrazione viene utilizzata talvolta come “extrema ratio” per ridurre l’aggressività di cani sotto l’anno di età. Salendo con l’età anche i mutamenti del carattere restano un aspetto impercettibile se non totalmente assente. Con la castrazione il cane sarà soggetto ad ingrassare. Bisognerà quindi prestare maggiore attenzione al cibo somministrato e magari seguire una tabella di attività fisica diversa e più intensiva in modo da aiutarlo a non andare troppo in sovrappeso.
A causa della sospensione dell’attività ormonale potrebbe anche verificarsi (ma è una rara eventualità) una “femminilizzazione” del maschio castrato che viene così percepito dagli altri maschi come non-maschio e soggetto quindi a monte indesiderate che sfoceranno in delle belle zuffe!
In definitiva, quale tipo di castrazione è da preferire? Tutto dipende dagli interessi del proprietario. In linea di massima si preferisce l’ORCHIECTOMIA in quanto ha più senso a scopo di prevenzione. Molti maschi, infatti, in età avanzata hanno problemi prostatici, tumori testicolari, adenomi delle ghiandole circumanali, ernie perineali, tutti problemi in buona percentuale evitabili con la castrazione.
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