lunedì 12 gennaio 2009

il gatto orientale


Le origini del gatto orientale sono probabilmente riconducibili all'odierna Thailandia.
Furono proprio gli orientali i primi a essere importati in Gran Bretagna dalla Thailandia e fino agli inizi del secolo erano allevati ed esposti come siamesi a tutti gli effetti. Negli anni Venti il Siamese Cat Club decise che erano da considerarsi siamesi solo i soggetti con le punte colorate e gli occhi blu e che non sarebbe più stato possibile esporre i gatti tinta unita e con gli occhi verdi nè tantomeno farli accoppiare tra di loro. La razza fu del tutto ricreata nel dopoguerra. La razza venne riconosciuta nel 1976 dal CFA, nel 1977 dal GCCF e dalla FIFE.

Il tipo di questi gatti è attualmente identico a quello dei loro antenati Siamesi, eccetto che per il colore del mantello. Quindi l'Orientale Bianco presenta occhi blu, tartufo rosa senza pigmentazioni scure, il candore del mantello accentua la corporatura slanciata, le zampe sono lunghe e snelle che terminano con piccoli piedi ovali, i cuscinetti sono rosa, la coda si presenta molto lunga e affusolata, tipo di pelo: corto, fine e lucido.

Il gatto orientale non è il solito micio che passa la giornata a sonnecchiare al sole. E che compare misteriosamente quando è ora di cena. E’ vivace e giocherellone, chiacchierone (anche troppo), a volte persino prepotente. Un piccolo despota dalle forme affusolate, il compagno ideale di chi apprezza il carattere deciso e affettuosissimo. Il gatto Orientale è un gatto di media stabilità, gradisce infatti la compagnia di altri gatti o di altri animali nel suo territorio. E non ama affatto la solitudine. L'Orientale molto socievole ed intraprendente, sempre pronto a mettersi in mostra,e a seguirvi in ogni spostamento per partecipare ad ogni attività di casa. Prende attivamente l'iniziativa per le coccole e per i giochi.




http://www.gatto-web.com/index.php/Orientale.htm


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