PERCHÉ - La relazione tra la morte del cane e la sua conformazione cranica appare più immediata di quanto potrebbe pensarsi da una prima riflessione. Lo stato di ansia legato all’abbandono del padrone, alla gabbia, al caldo della stiva, ai suoi forti rumori e alla percezione del volo portano la temperatura del corpo ad un rapido aumento. Il cane – qualsiasi padrone lo potrà verificare – adopera il respiro quale metodo per riportare la temperatura corporea alla normalità. Il muso schiacciato rende insufficiente un respiro frequente, abbastanza “affannato” da poter ridurre la temperatura. Il colpo di caldo, a quel punto, rende fatale il viaggio del povero animale.
QUALI RAZZE – Il divieto, per ora fortemente circoscritto a pochi vettori aerei, pone comunque un problema e un dubbio al padrone di animali brachicefali. I possessori di cani quali boxer, carlini e bulldog – ma anche di gatti come i persiani – dovranno decidere cosa fare del proprio amico, se affidarlo a parenti o a pensioni, o se invece portarlo con sé in aereo.
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