martedì 22 marzo 2011

Allarme ciccia anche per cani e gatti Le cure? Movimento e prevenzione - Corriere della Sera

MILANO - La minuscola protuberanza di cui, tra pelle e pelo, non ci si era mai accorti durante le coccole di tutti i giorni e che potrebbe essere un piccolo tumore in fase embrionale. Una postura non corretta che può essere indice di un problema articolare più serio. Un'alterazione delle mucose o la presenza di infezioni nella bocca. E, ancora, quel principio di sovrappeso che in alcune razze può anche fare cane simpatico ma che a lungo andare può trasformarsi in obesità vera e propria e condurre all'insorgenza di una catena di patologie ben più gravi. Sono tanti i piccoli campanelli di allarme di cui i proprietari di animali domestici a volte non si rendono conto. E che possono essere invece messi in luce da una visita veterinaria di controllo che permetta di intervenire per tempo e di risolvere, in molti casi, problemi di salute che se trascurati possono finire col diventare anche letali. E' questa la filosofia di fondo della «Stagione della prevenzione», la campagna di visite gratuite promosse dalla Hill's e dall'Associazione medici veterinari italiani e con il patrocinio della Fnovi a cui aderiscono quest'anno più di 3.600 ambulatori in tutta Italia.
Così la visita di base
LA VISITA DI BASE - Per tutto il mese di marzo sarà possibile contattare i medici aderenti e fissare un appuntamento per una visita di base che ha come obiettivo la valutazione dello stato di salute generale del cane o del gatto. Qualora emergessero patologie o problemi di vario genere, sarà poi il proprietario a decidere il da farsi, concordando eventualmente cure e terapie con lo stesso veterinario che ha effettuato la visita o con un altro di sua fiducia. Negli scorsi anni l'iniziativa ha avuto un notevole successo. Le visite effettuate si sono moltiplicate in modo esponenziale: sono state 3.090 nel 2006; nel 2009 sono salite a 14 mila; e lo scorso anno sono balzate a 22 mila. Nei due terzi dei casi i medici hanno avuto a che fare con nuovi pazienti: segno evidente del costante aumento degli animali domestici nelle case degli italiani, ma anche di una maggiore sensibilità dei proprietari, che stanno imparando a rivolgersi regolarmente al veterinario, non limitandosi più a presentarsi in ambulatorio solo quando le malattie sono ormai conclamate.
ALLARME «CICCIA» - Nella maggior parte dei casi, gli animali visitati sono risultati in buona salute. Ma in molti altri sono state evidenziate patologie che il proprietario poco esperto avrebbe magari trascurato - o di cui magari non si sarebbe neppure accorto - e tra queste la principale è la tendenza all'obesità, riscontrata nel 25% dei casi. Un cane o gatto ogni quattro, insomma, si trova in sovrappeso, in linea con la tendenza all'accumulo di chili di troppo che, nelle società occidentali, già si riscontra tra le persone. Negli Usa si stima che i cittadini in sovrappeso oppure obesi siano i due terzi dell'intera popolazione e che l'obesità sia la seconda causa di morte, per le malattie ad esse correlate. Il medesimo rischio lo corrono i quattrozampe di casa, che si trovano loro malgrado ad adottare lo stesso stile di vita dei loro padroni: dall'eccesso di cibo assunto (questo tutto sommato controllabile se il proprietario evita di lasciare dosi oversize nelle ciotole e rinuncia a passare ai pet parte del proprio cibo dalla tavola) alla vita troppo sedentaria. Eppure basterebbe poco per garantire, a se stessi e ai propri animali, uno stile di vita più sano (guarda il decalogo per il cane; e quello per il gatto).
NON SOLO CHILI DI TROPPO - «L'obesità - spiega Massimo Petazzoni, medico veterinario e membro della Pet Obesity Task Force di Hill's, un gruppo di lavoro creato per studiare le conseguenze del sovrappeso sulla salute degli animali - è concausa di varie malattie, tra cui molte patologie ortopediche che, se lasciate degenerare, sono causa di forti sofferenze per il cane o il gatto e che hanno come contropartita il ricorso a cure e terapie lunghe e anche onerose». Uno recente studio condotto dalle associazioni dei medici e dei chirurghi veterinari americani ha stimato in quasi un miliardo e mezzo di dollari il costo complessivo per la cura delle sole rotture del legamento crociato craniale (ovvero alle zampe anteriori), una delle tante. Moltiplicato per tutti i Paesi occidentali - quelli in cui maggiore è la cultura dell'animale domestico - e esteso anche alle altre patologie, significa una spesa complessiva pari al Pil di molte nazioni. Un esborso che, in gran parte dei casi, potrebbe essere evitato così come - ed è poi questo l'aspetto più importante - anche le soffernze degli stessi compagni a quattro zampe. Di qui l'esigenza di prevenire per evitare di dovere intervenire in un secondo tempo.
COME PRENOTARE - Per prenotare una visita è possibile contattare il numero verde 800.189.612 oppure visitare il sito Internet www.stagionedellaprevenzione.it, dove è possibile individuare lo studio veterinario più vicino e concordare l'appuntamento.
Alessandro Sala 
10 marzo 2011

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