mercoledì 15 aprile 2009

cane pastore svizzero bianco


Il Pastore Svizzero Bianco è un cane dalla morfologia molto rassomigliante al Pastore Tedesco di 70 anni fa, meno angolato nel posteriore, ma molto ben strutturato.

Anche dal punto di vista caratteriale è possibile affermare che vi sono parecchi aspetti comportamentali identici.

E' vivace, atletico, tenace, molto resistente alla fatica, pieno di voglia di apprendere, molto sensibile agli odori e ad ogni sorta di rumore : queste sono le qualità tipiche del Pastore Svizzero Bianco.

In effetti , malgrado la denominazione FCI internazionale, si tratta praticamente della variante bianca del Pastore Tedesco (gene "C" recessivo che si manifesta solo in forma omozigote , che causa il bianco del colore del manto con mantenimento, però, della pigmentazione scura di occhi e mucose...senza ulteriori problematiche di tipo psico-fisico) . E dunque ha pressochè anche le medesime caratteristiche comportamentali rispetto al suo "fratello maggiore" nero-focato.

E' molto attaccato al capobranco, ai bambini e al nucleo famigliare in generale ed ha un atteggiamento protettivo nei confronti di tutto ciò che rientra nel suo ambito territoriale: questa sua spiccata territorialità e questa sua grande devozione per l'essere umano e per la famiglia derivano dalla sua genetica e dal suo antico impiego come cane da conduzione e da custodia del gregge e dunque queste sue doti derivano dall'aver vissuto per un lungo periodo a fianco dell'uomo.



In epoca primordiale l'uomo fu sostanzialemente un cacciatore itinerante di grosse prede.

Sull'origine del cane domestico ci sono molte teorie, quasi tutte convergenti in direzione di un antenato comune simile al lupo o addirittura al lupo stesso.
Gli ultimi dati in possesso dei ricercatori indicano la presenza di lupi di media taglia, che vivevano 15.000 anni fa nella penisola Anatolica e nella Mesopotamia.

K.Lorenz sosteneva che i cani fossero i prodotti derivati dalla selezione umana a partire sia da lupi che da sciacalli, ma più tardi fu costretto a cambiare opinione quando furono disponibili dati scientifici più approfonditi.
Gli schemi vocali, ad esempio sono simili tra cani e lupi e sono invece differenti tra cani e sciacalli.
Inoltre il lupo possiede 78 cromosomi, lo sciacallo 74 e la volpe rossa 38 (Scott e Fuller).
Se la mappa cromosomiale è quantitativamente differente, i discendenti tendono, normalmente, alla sterilità.
Un incrocio tra cane domestico e sciacallo dorato non è mai stato documentato e anche se fosse avvenuto non vi sono disponibili dati sulla fertilità della seconda generazione.
Il cane domestico incrociato incrociato invece con il lupo grigio (Canis Lupus), il lupo rosso (Canis Rufus), con il coyote (Canis Latrans) e con il dingo (canis dingo o rinselvatichito) produce discendenza fertile.

Resti di lupi primitivi scoperti in pozzi di catrame indicano soggetti di massimo 75 cm di lunghezza vissuti dai 10.000 ai 30.000 anni fa e si ritiene che proprio questi soggetti rappresentino gli antenati dei lupi attuali.
I resti dei primi cani domestici derivanti dal Lupo (risalenti a 8000-10.000 anni A.C.) anni fa vennero ritrovati in Danimarca. In Egitto si scoprirono resti (di cani egiziani) datati presumibilmente 3350 A.C. e i ritrovamenti di ossa canine nelle 2 Americhe possono essere fatti risalire al 1.500 a.C. (Scott e Fuller).

E' comunque documentato che un certo punto dell'evoluzione storica, l'uomo divenne Pastore ed i cani psicologicamente più evoluti accettarono il Pastore come proprio "capobranco" ed impararono presto a cooperare per la conduzione e la guardia del "gregge".

Ovviamente svilupparono una chiara tendenza di supremazia e di dominanza sul gregge, unitamente all'accettazione del pastore come "capobranco" al fine di conquistarsi un posto di privilegio all'interno di questo complesso sistema gerarchico.

E i cani Bianchi da pastore vennero utilizzati sin dai tempi più remoti come cani da conduzione e da protezione del gregge specialmente sugli altopiani e sulle colline dell'Europa centro-orientale e continentale (con clima temperato-freddo) , dove questi soggetti avevano l'opportunità di mimetizzarsi con il gregge e con l'ambiente circostante (spesso innevato per molti mesi all'anno...) e dove potevano proteggere il gregge dagli attacchi esterni di lupi e di altri predatori. Predatori facilmente identificabili perchè di colore scuro e quindi "differente" sia rispetto rispetto al colore del gregge, sia rispetto all'ambiente circostante (durante i mesi invernali).

Con lo sviluppo dell'agricoltura e delle proprietà agricole il Pastore Bianco divenne sempre meno frequentemente "conduttore di gregge" e sempre più "guardiano della proprietà".

Da autentico e vero "pastore" ha la tendenza innata a riunire e a proteggere tutto ciò che considera suo (persone comprese..). Ha molto temperamento, apprende molto velocemente, ma ha bisogno di essere addestrato con costanza, motivandolo e stimolandolo ,poichè spesso tende ad annoiarsi con altrettanta facilità.



E' meno reattivo rispetto ad altri conduttori del gregge (Pastori Belga - Border Collie) e meno nervoso ed irruento dell'attuale Pastore Tedesco ( non ama molto abbaiare..ad esempio..). Presenta invece una notevole varietà di suoni, (oltre all'abbaio.. guaiti, ululati imitatori ) i quali anche se sembrano essere stati presi in prestito dall'antenato comune di tutte le razze,"il Lupo"..., in realtà non rappresentano altro che l'avanzamento nella scala neotonica (III-IV grado).

Questa evoluzione è stata possibile, pur mantenendo alcune delle principali caratteristiche "rustiche" dei primi canidi, per la sua spiccata capacità e volontà di apprendere dagli esseri umani con cui era abituato a convivere sin dai tempi più antichi (10.000 anni fa) essendo il cane da pastore l'erede diretto dei primi cani dell'età del bronzo.

Spesso lo si oda ululare al passaggio di un'autoambulanza , in quanto particolarmente sensibile a determinate frequenze sonore e probabilmente perchè capta il rumore della sirena come richiamo immaginario di un branco al quale è istintivamete stimolato a rispondere.

Ha una mimica facciale molto varia: lo vedrete spesso esprimere gioia, malcontento, dubbio, malinconia ...rabbia !! Nutre tantissima fiducia nel suo padrone "capo branco", così come è molto forte il suo attaccamento e la sua protezione per tutto il resto della famiglia (considerata a tutti gli effetti il suo vero "branco"..).
Le sue manifestazioni di affetto sono a volte eccessive !!

Nei confronti del mondo esterno, delle altre persone e degli altri animali egli appare talvolta curioso, ma distaccato, sicuramente mai pauroso o eccessivamente aggressivo. (ad eccezione dei maschi che spesso tendono alla dominanza su altri maschi che incontrano...di qualsiasi Razza..)
Per evitare problemi che potrebbero insorgere in futuro, bisognerà chiaramente stabilire una precisa gerarchia all'interno di casa, che il cane dovrà necessariamente riconoscere ed accettare per il suo futuro equilibrio.

Il cucciolo ha una grandissima capacità di apprendimento e di osservazione, ed è proprio in questo periodo che è necessario dimostrarsi particolarmente sensibili e vigilanti. Il cucciolo deve socializzare il più possibile e deve essere stimolato con la giusta cautela. In questa fase, in pratica, bisogna insegnare loro che è NORMALE tutta una serie di situazioni normali.
Dal contatto con altri animali, al contatto umano, al contatto con una cassetta di attrezzi o con un giocattolo, al fiuto di diversi tipi di odore piuttosto che al sentire diversi tipi di suono o di rumore. Lo stesso scoppio di un petardo portrebbe risultare un rumore famigliare senza dover scappare via e senza divenire, per questo, troppo nervosi o troppo timorosi. Insomma socializzare un cucciolo non è altro che un processo espositivo del cucciolo (a piccole dosi..) a tutta una serie di situazioni normali che potrebbero incontrare più tardi nel corso della loro vita.



Il gruppo dona serenità e stabilità al cane il quale, avendo un ruolo ben stabilito e per nulla ambiguo, vivrà in modo equilibrato.
A tal proposito ricordiamo che si dovranno privilegiare condizionamenti e sistemi di rinforzo positivi basati sulla ricompensa e sul gioco.

La fermezza si renderà necessaria soltanto in caso di eccessiva tendenza alla dominanza e/o di atteggiamenti da correggere.
Spesso un semplice "NO" pronunciato con un timbro di voce sostenuto è sufficiente per far capire che un determinata azione non è affatto desiderata.

Se riuscirete a mantenere la vostra autorità con il Pastore Svizzero Bianco senza coercizione e senza usare le percosse fisiche e il dolore (quale rinforzo negativo.....questo discorso si può estendere a tutte le razze), non arriverete mai a momenti "critici" di rapporto.



A questo punto è doveroso fare delle precisazioni e delle distinzioni, affinchè non si corra il rischio di trovare insoddisfatte le proprie aspettative. Occorre pertanto tenere bene a mente i seguenti punti:

- il Pastore Svizzero Bianco rischiò l'estinzione poichè per anni vi fu l'errata credenza che Bianco fosse sinonimo di alterazioni biologiche o di albinismo. Molti allevatori europei di inizio secolo soppressero i cuccioli che erano bianchi nel colore del manto. Il colore bianco non era infatti in linea con le aspettative culturali e con i desideri della Borghesia Tedesca dei primi del novecento, la quale idealizzava un cane scuro, possibilmente con orecchie erette e con un aspetto simile al lupo che doveva (anche per il colore..) incutere timore e rispetto.

- Il Pastore Tedesco nero-focato divenne l'orgoglio della Germania intera e di tutta la Borghesia Tedesca di quegli anni, e da cane da Pastore, si trasformò in breve tempo in attento e vigilante guardiano della proprietà (anche urbana...). Venne impiegato con successo in numerose attività, l'indice di gradimento fu enorme e divenne la Razza più conosciuta, più apprezzata e più diffusa al mondo.

- la storia del Pastore Bianco invece fu tutto un susseguirsi di tristi epiloghi e di palesi ingiustizie perpetrate a causa di "posizioni integraliste" di una sparuta minoranza di esseri umani ignoranti e presuntuosi e quindi lo sviluppo della Razza subì una battuta d'arresto importante nei primi trent'anni del 900. I pochi "superstiti" di Pastore Tedesco Bianco importati in Canada e negli Stati Uniti da alcuni amatori della Razza agli inizi del secolo, si riprodussero ed iniziò la selezione della nuova Razza partendo, però, da pochi esemplari.
Sino a non molto tempo fa negli Stati Uniti si autorizzavano ancora gli incroci tra soggetti Bianchi e soggetti Nero focati. Questo, indubbiamente arrichì il patrimonio genetico della popolazione Bianca della quale sarebbe poi dipeso il futuro della Razza stessa..
Oggi questa pratica non è più necessaria, in quanto esiste già un discreto numero di soggetti ben tipizzati e differenziati geneticamente e le registrazioni internazionali sui Libri Genealogici sono in costante aumento.

- è ovvio, però, che essendoci stato un "gap temporale" cosi lungo da colmare, sarà necessario ulteriore altro tempo per stabilizzare definitivamente la selezione caratteriale di questa Razza..

- a differenza di quanto avvenuto nel Pastore Tedesco non si è ancora lavorato sulla selezione e sulla differenziazione delle linee (bellezza - lavoro).

- in alcuni soggetti, si potrebbero osservare caratteristiche nel comportamento tendenti più al "cane primordiale e selvatico" ed al lupoide piuttosto che al "cane urbano". E quindi a volte (per fortuna non spesso...) è possibile imbattersi in soggetti estremamente timidi, paurosi nei confronti del mondo esterno (paura delle automobili, delle biciclette, della gente estranea, delle novità in generale...) ; soggetti che, lasciati da soli in casa, hanno tendenze distruttive come mangiare le sedie, divani, prese della corrente, addirittura vasi di terracotta.
Tutto questo è spesso sinonimo di consanguinità troppo strette, di genealogie non selezionate e/o di mancato imprinting, anche se comunque è possibile intervenire con un programma di educazione a D.O.C. oppure, prevenire, in parte, queste problematiche informandosi preventivamente presso persone qualificate sulla Razza e sulle linee di sangue.
Fortunatamente sono poche le testimonianze di persone rimaste "spiazzate" da soggetti così difficili da gestire. E comunque qualunque cane che non abbia avuto un imprinting adeguato e non sia stato fatto socializzare adeguatamene può diventare timoroso.

E' vero che probabilmente c'è ancora molto lavoro da fare prima di arrivare ai risultati del Pastore Tedesco.
E' anche vero, però, che ci separa un "gap" di mezzo secolo di mancata selezione psico-caratteriale...
Un Bianco sarà più probabile che esprima la sua incertezza come "paura" piuttosto che come "aggressività".
E comunque da studi recenti condotti negli U.S.A. con l'ausilio di Test Comportamentali, i Pastori Bianchi hanno attualmente raggiunto un livello di temperamento talmente elevato, che potrebbero risultare idonei a superare Brevetti e Prove di Lavoro nel 75 % della popolazione totale.



Questa percentuale rappresenta una delle medie più alte di qualsiasi Razza.

Sono numerose, infine, le Società Specializzate di Razza all'estero alle quali è possibile chiedere informazioni preventive e dettagliate sulle linee di sangue al fine di evitare sgradite sorprese con il nuovo arrivato.

Casi particolari a parte, del resto comuni per tutte le Razze, siamo sicuri che il Pastore Svizzero Bianco sarà fonte di grande gioia e soddisfazione da parte di tutti voi !!

Insomma la sfida è lanciata !

Da parte nostra ci impegneremo al massimo e siamo certi che i prossimi anni decreteranno sicuramente il successo di questa splendida Razza !!


http://www.cortedelfinibianchi.com/sinistra.html



For Info - Mail to : paolodelfini@yahoo.it

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