domenica 8 febbraio 2009

IL CANE DELLA PRATERIA











Per quanto riguarda eventuali patologie o farmaci da utilizzare su questo animale, vi consigliamo, come sempre, di rivolgervi a un bravo veterinario che abbia esperienza su fauna domestica esotica o "non convenzionale".

Il cane della prateria, chiamato così per il suo verso molto simile all’abbaiare di un cane, non è un Canide ma un Roditore, originario del Nord e Centro America. Predilige zone erbose pianeggianti ma vive anche in aree desertiche, collinose e montuose generalmente dal clima asciutto.

La sua tana è un sistema di cunicoli, con "stanze" per le varie esigenze: "nursery", depositi di cibo, abbandono delle feci. Le gallerie possono essere profonde fino a 5 metri e lunghe più di 50 metri.

Il cane della prateria è sociale e gregario, normalmente il gruppo familiare è composto da un solo maschio maturo con cinque-sei femmine e relativa prole. Proprio per questo i cani della prateria tenuti in cattività tendono ad affezionarsi molto ai nuovi compagni umani e soffrono di solitudine se lasciati soli per molto tempo.

Solo del Cynomys ludovicianus (il cane della prateria dalla coda nera) è legale la detenzione, mentre delle altre specie è illegale e punibile con multe salatissime. I cani della prateria in vendita non provengono da cattura ma da allevamenti: l'importazione è stata vietata nel 2002 per ragioni sanitarie.

Nota bene: in commercio esistono anche i citelli, spesso chiamati "mini-cani della prateria". Sono simili, come aspetto, al cane della prateria, ma di indole più selvatica. Ricordate sempre di controllare che la specie che state acquistando non sia illegale, perchè non tutte le specie sono vendibili!


1. Alloggiamento

Ha bisogno di gabbie spaziose, almeno 80X50X70 cm. Il fondo deve essere solido, sono maestri della fuga quindi la chiusura deve essere particolarmente robusta. Sul fondo deve essere presente della lettiera non polverosa (non quella per gatti, ottimo il tutolo di mais).

Nella gabbia non devono mancare:

- beverino per l’acqua, ottimo quello per conigli
- ciotolina per il mangiare (in ceramica, non in plastica perchè la divorerebbe)
- una tana (ottimo un vaso in coccio o in legno capovolto e forato a simulare il foro d'ingresso del cunicolo) con all’ interno del fieno abbondante
- giochi come tubi in PVC, un tronco (ma attenzione che non sia velenoso per lui - escludere comunque quelli resinosi - vedremo successivamente qual’è idoneo)
- rocce su cui si poserà in avvistamento.

La gabbia deve essere pulita una due volta alla settimana, rimuovendo tutto il tutolo di mais, il fieno, i residui di feci e urina e lavandolo con acqua e candeggina diluita.

L’acqua dal beverino va cambiata giornalmente, così come giornalmente bisogna togliere le feci. Per gli odori va bene un po’ di bicarbonato, a patto che la lettiera non sia a diretto contatto con l'animale; i cani della prateria tendono infatti a fare i loro bisogni sempre nello stesso punto, che può essere facilmente pulito rimuovendo solo le feci e il tutolo bagnato.

La gabbia può essere messa vicino a una finestra chiusa, dove l'animale possa guardare il cielo, ma attenzione ai colpi di sole, al vento forte e alle temperature troppo basse. Potete, infine, creare una grande gabbia all’esterno del vostro giardino ma attenzione che non mangi nulla di velenoso per lui e che ci sia sottoterra una rete che gli impedisca la fuga scavando.

Se lasciati liberi in casa o in giardino è bene prestare attenzione su diversi fronti:

- In natura è uno scavatore provetto e un gran rosicchiatore. In casa facilmente danneggia i mobili e rosicchia i fili della luce (attenzione: la morte prematura dei cani della prateria è spesso causata proprio dalla scarica di corrente!)

- Adattato a spazi aperti e pianeggianti, non percepisce perfettamente la profondità e il vuoto, a volte si lancia da grandi altezze provocandosi fratture: attenzione quindi ai balconi, ma anche a tavoli, sedie e gradini (discorso valido anche per i citelli, particolarmente inclini al rotolare giù dalle scale)!!!.

2. Alimentazione

La dieta naturale dei cani della prateria si compone di radici, funghi, fieno, foglie, erba, piccoli insetti e fiori. In cattività tende molto ad ingrassare e a diventare obeso.

Il corretto apporto alimentare quotidiano per un cane della prateria comprende:
- 80% fieno
- 2 cucchiai di pellettato per cani della prateria
- una pezzo di carota
- una fetta di mela o pera
- verdure cotte e/o fresche.

MAI somministrate alimenti freddi di frigo: provocano una cattiva digestione e causano forti diarree. Il cibo deve essere sempre a temperatura ambiente.

Ogni tanto lo si puo premiare con una nocciolina, una noce, un fiocco di mais.

Il cane della prateria beve poco ma trae i liquidi necessari dal cibo (non dal pellettato che, al contrario, provoca molta sete).

Sono tossici per il cane della prateria:
- oleandro
- ippocastano
- tasso
- bosso e altre piante da siepe
- rododendro
- azalea
- tronchi e cortecce resinose
- piante con il lattice all'interno (euforbe, stelle di natale).

Mia zia lo aveva..sono bravissimi e giocherelloni, l'aveva chiamato fischietto, perchè tutte le volte che qualcuno alzava la voce , lui fischiava.

Fonte: soccorsofauna

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eb